giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kharkiv sotto attacco: bombardata scuola materna. Kiev: “Tra i bimbi 383 morti e 38mila deportati”

Un nuovo raid nemico ha colpito Kharkiv, distruggendo edifici, una scuola materna e una stazione di servizio; il bombardamento ha causato la morte di 3 bimbi e ferito 10 civili. Sale a 127 il bilancio degli attacchi alla sanità ucraina; stamattina un aereo nemico ha colpito un ospedale a Sumy, Mosca: "Restrizioni sui visti russi? Noi, invece, attendiamo i turisti dai Paesi occidentali".

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Non c’è tregua per Kharkiv, dove da questa mattina, 9 settembre, stanno continuando a piovere bombe dell’esercito russo. Il sindaco della città Ihor Terekhov e il governatore Oleg Sinegubov hanno reso noto che un nuovo raid si è abbattuto oggi pomeriggio nel cuore della città ucraina, distruggendo diversi edifici, incendiando una scuola materna e una stazione di servizio nel distretto di Shevchenkiv. L’attacco ha causato la morte di 3 bambini e il ferimento di almeno 10 civili; i soccorritori sono sul posto per recuperare la gente incastrata sotto le macerie. Proprio in questa zona è in atto da settimane una feroce controffensiva ucraina grazie alla quale, stando a quanto detto dal Governo, sono riusciti a riconquistare oltre 700 chilometri di territorio, il tutto testimoniato da video e foto diffuse sui social in cui i “difensori” appaiono felici alle porte delle città liberate di Balakliya e Kupiansk.

Intanto il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che ha attuato operazioni di rafforzamento delle armate proprio nella regione di Kharkiv, “per cercare di resistere all’offensiva delle truppe di Kiev”. Le autorità locali hanno detto che sono stati aperti dei corridoi umanitari per permettere alla popolazione di fuggire in Russia, lasciando anche la Repubblica di Lugansk, attaccata continuamente dai soldati ucraini. “La situazione è complicata e controversa”, ha affermato Maxim Gubin, capo dell’Amministrazione militare-civile del distretto di Kupyansk.

Kiev: “Distrutte 127 strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione russa”

Sale il bilancio degli attacchi alle strutture sanitarie sul suolo ucraino; l’ultimo risale a questa mattina, 9 settembre, quando un aereo moscovita ha attaccato un nosocomio nella regione di Sumy, nel distretto di Velyka Pysarivka, proprio sul confine russo, radendo al suolo l’edificio e ferendo alcune persone. “L’aviazione nemica, senza attraversare il confine ucraino, ha sparato contro un ospedale. I locali sono stati distrutti, ci sono feriti“, ha dichiarato il funzionario, Dmytro Zhyvytskyi via Telegram. Immediata la risposta di Mosca che ha negato di aver “preso di mira i civili”. “Nella fase attuale stiamo consolidando gli sforzi con i nostri partner per ripristinare prima di tutto gli ospedali che hanno subito danni lievi e possono essere ricostruiti nel più breve tempo possibile – ha chiosato il viceministro della salute ucraino Bohdan Borukhovskyi -. In parallelo, stiamo implementando molti altri progetti nell’Oblast di Kiev e nell’Oblast di Sumy, dove le strutture mediche vengono costruite praticamente da zero”.

Kiev: “Strage dei bimbi, 383 morti e 38mila deportati”

L’ufficio del Procuratore Generale di Kiev ha fatto sapere che dal 24 febbraio scorso, giorno d’inizio del conflitto, almeno 383 bambini sono stati uccisi per mano russa, ferendone oltre 743. La notizia è stata resa nota dall’agenzia di stampa Ukrinform. “Più di 2,5 milioni di ucraini sono stati deportati dall’Ucraina e sono stati portati nell’Estremo Oriente, in Siberia. Tra loro ci sono 38mila bambini, molti dei quali sono stati privati delle cure parentali”. Queste le parole dell’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuck.

Putin: “Nel 2022 esporteremo 30 milioni di tonnellate di grano”

L’agenzia di stampa Reuters ha reso note le ultime dichiarazioni del presidente russo, Vladimir Putin: “Esporteremo 30 milioni di tonnellate di grano nel 2022, con la possibilità di aumentare il volume a 50 milioni di tonnellate. Grazie a Dio, quest’anno abbiamo avuto buon raccolto”. Così si è espresso il capo del Cremlino in un summit con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. “Nei mesi di maggio-agosto di quest’anno abbiamo fornito 6,6 milioni di tonnellate di grano ai mercati mondiali, di cui 6,3 milioni di tonnellate sono state inviate in Asia, Africa e America Latina”, ha affermato.

Cremlino: “Restrizioni sui visti russi? Noi, invece, attendiamo i turisti dai Paesi occidentali”

“Faremo ciò che più si adatta ai nostri interessi. Le contromisure, ovviamente, corrisponderanno ai nostri interessi, ma non vuol dire che saranno speculari. Non ci sarà necessariamente risposta da occhio per occhio“. Queste le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in risposta alle restrizioni sui visti ai cittadini della Federazionepreviste dall’Unione Europea. Il diplomatico, citato dall’agenzia Tass, ha spiegato che Mosca sta aspettando turisti dai Paesi occidentali per “mostrare alla gente le molte bugie raccontate sulla Russia“.

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