venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Mosca: “Eliminati 200 militanti neonazisti di Kiev”. Missili nel centro di Kramatorsk: ci sono vittime

"È stato attaccato il centro di Kramatorsk: ci sono vittime", si legge sul canale Telegram del sindaco Oleksandr Honcharenko. Trecento soldati russi posizionati nel Donetsk hanno disertato e sono rientrati alla loro base nel Daghestan: rischiano l'incriminazione. Mosca: "Kiev ha schierato soldati mutanti creati da Usa".

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Dopo la pioggia di missili russi su Odessa, gli occupanti hanno assaltato Kramatorsk. “È stato attaccato il centro della città. Ci sono vittime. Sul posto stanno lavorando gli artificieri”, si legge sul canale Telegram del sindaco Oleksandr Honcharenko, a sole poche ora dall’annuncio di un raid missilistico su alcune fabbriche della città. L’ultima notizia dell’attacco nel cuore di Kramatorsk è stata confermata su Telegram anche dal capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko: “I russi hanno colpito la parte centrale della città con razzi. Almeno un civile è morto“. Inoltre, l’esercito di Mosca ha detto di aver “eliminato” con armi di precisione almeno 200 militanti neonazisti di Kiev del Settore Destro nella regione di Zaporizhzhia, nella località di Kamyshevakha. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, riportato dall’agenzia di stampa Tass. Il Settore Destro è un’organizzazione nazionalista ucraina di estrema destra, sorta in occasione dei moti in Piazza Maidan a Kiev del 2014, rivolte che riuscirono a far cadere il Governo filorusso. Mosca ha poi rivendicato, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass, di aver distrutto 5 razzi dell’esercito di Zelensky lanciati sulla regione di Kherson, un elicottero ucraino Mi-24 nel Donetsk, in Donbass, e 4 droni nella regione di Kharkiv.

Trecento soldati russi inviati nel Donetsk hanno disertato

Sono tanti i militari che continuano a disertare la guerra in atto, cercando di sfuggire alla leva obbligatoria e salvarsi la pelle. Circa 300 soldati di Mosca dislocati nella Repubblica popolare del Donetsk sono rientrati alla loro base a Buynaksk, nel Daghestan, subito dopo l’inizio dell’intervento militare russo contro l’Ucraina. La notizia è stata resa nota da due attivisti, intervistati dal Moscow Times. I disertori ora rischiano di essere incriminati per aver lasciato le loro posizioni di combattimento; pare che alcuni abbiano lasciato l’esercito, mentre altri sono stati messi “sotto pressione da familiari e autorità locali” tanto da scegliere di tornare a combattere sul fronte ucraino.

Incontro Erdogan-Khamenei-Raisi prima del trilaterale con Putin

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato a Teheran la Guida suprema della Repubblica islamica, l’Ayatollah Ali Khamenei, e il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Un summit che ha anticipato il trilaterale con il presidente russo Vladimir Putin sempre a Teheran. Secondo l’emittente Al-Jazeera, Erdogan, Khamenei e Raisi hanno discusso della situazione in Siria e della crisi in Ucraina. Il leader supremo della Repubblica islamica ha detto a Erdogan che ”un attacco nel nord della Siria danneggerebbe sicuramente anche la Turchia, oltre che la regione a beneficio dei terroristi”. “Importante mantenere l’integrità territoriale della Siria e permettere che il governo siriano possa concretizzare le sue politiche. Collaboreremo con voi certamente nella lotta al terrorismo”, ha detto Khamanei a Erdogan.

Mosca: Kiev ha schierato soldati mutanti creati da Usa

Secondo due deputati russi, Konstantin Kosachev e Irina Yarovaya, i piani di conquista dell’Ucraina non si sono avverati “a causa di soldati mutanti dai poteri disumani schierati da Kiev“, frutto di “esperimenti segreti” portati avanti in laboratori americani. Konstantin Kosachev e Irina Yarovaya, incaricati di guidare la commissione d’inchiesta sui “bio-laboratori” in Ucraina.

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