venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, bombe su Severodonetsk: 4 morti. Lavrov: “Cresce l’intesa con la Cina”

A Severodonetsk, nella notte, quattro persone sono rimaste uccise in un edificio residenziale a causa dei bombardamenti. Lavrov ha ribadito l'obiettivo di sviluppare relazioni amichevoli con il vicino più prossimo: "Ora che l'Occidente è in una posizione dittatoriale, i nostri legami economici con la Cina cresceranno ancora più velocemente".

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“L’esercito russo si sta preparando a riprendere l’offensiva militare nella zona settentrionale del Paese. Nel frattempo, non ha smesso di aggredire quella orientale e meridionale”. Ad affermarlo è lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine nel suo rapporto giornaliero dal fronte. “Il loro obiettivo adesso è la città di Severodonetsk, nel distretto di Donetsk”, aggiunge.

Quattro morti nei bombardamenti a Severodonetsk

Proprio a Severodonetsk, nella notte, quattro persone sono rimaste uccise in un edificio residenziale a causa dei bombardamenti. “La tragedia è avvenuta nei quartieri vecchi della città”, afferma il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergej Gaidai. “Quando è arrivata sul posto, la Polizia ha trovato i corpi di due uomini e quello di una donna. Un’altra, invece, era gravemente ferita. Oltre a questa, sono state danneggiate ben 13 abitazioni civili”.

Lavrov: “I nostri legami con la Cina cresceranno esponenzialmente”

“Ora che l’Occidente è in una posizione dittatoriale, i nostri legami economici con la Cina cresceranno ancora più velocemente”. A parlare così è stato il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, davanti ad un gruppo di liceali. Lavrov ha ribadito l’obiettivo di sviluppare relazioni amichevoli con il vicino più prossimo. “Abbiamo un lungo confine con la Repubblica Popolare Cinese, e interessi comuni nel sostenere i principi di giustizia e multipolarità negli affari internazionali”, ha detto.

“C’è un vantaggio economico reciproco. Il centro dello sviluppo mondiale ormai si è spostato in Eurasia”, ha aggiunto il ministro. “E noi, attualmente, disponiamo della più ampia rete di partnership all’interno dell’area. Dobbiamo dunque fare affidamento su di loro nello sviluppo del nostro Paese. Nelle sue capacità di trasporto, transito e logistica. Sono convinto che questa sia la strada giusta”. Cina che, dal canto suo, è impegnata su un altro caldissimo fronte diplomatico: quello di Taiwan, dove cresce l’astio con gli Stati Uniti d’America.

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