venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “Russi organizzano tour nel teatro di Mariupol”. Denisova: “Violentata bimba di 6 mesi” – VIDEO

Secondo l'intelligence di Kiev due mesi fa Putin è scampato a un attentato, forse organizzato da alcuni rappresentanti del Caucaso. Il 61% dei cittadini ucraini è del parere che armare in massa la popolazione sia utile per aumentare le capacità difensive del Paese. L'arcivescovo di Kiev: "Centinaia di persone stuprate in pubblico".

Da non perdere

Se la resistenza ucraina cerca di colpire in ogni modo le forze armate russe, destabilizzando gli avversari anche sul web, Mosca fa sapere di aver distrutto “177 aerei di Kiev e oltre 3.200 mezzi corazzati nemici”. La notizia è stata diffusa dal portavoce della Difesa russa Igor Konashenkovin durante un summit. Nel dettaglio sono stati colpiti anche 125 elicotteri, 990 droni, 319 batterie antiaeree e oltre 1.600 pezzi di artiglieria, “tra cui diversi howitzer americani forniti a Kiev”, ovvero particolari armi da fuoco intermedie fra un cannone che spara proiettili a traiettorie piatte, e un mortaio. Solo ieri i raid aerei di Mosca nel cielo ucraino hanno “ucciso oltre 230 nazionalisti”. Tuttavia, siamo al terzo mese di guerra e il popolo di Zelensky non sembra abbia alcuna intenzione di arrendersi. Anzi, secondo gli ultimi sondaggi condotti da Rating circa il 61% dei cittadini ucraini sia del parere che armare in massa la popolazione sia utile per aumentare le capacità difensive del Paese; a favore soprattutto uomini e giovani, donne per il 28%. C’è però il 36% del tutto contrario ad armarsi.

Kiev: “Russi organizzano tour tra le macerie del teatro di Mariupol”

L’esercito della Federazione russa organizza macabri “tour” tra i cumuli di macerie del teatro di Mariupol, distrutto a metà marzo in un raid aereo. La notizia scioccante e a dir poco surreale è stata data dal ministero degli Esteri ucraino. Dall’account Twitter degli uffici ministeriali è stato condiviso un filmato in cui si vede un gruppo di persone in tipica tenuta “turistica”, muniti di zainetto e scarpe comode, camminare tra le rovine e fermarsi a osservare lo scempio commesso. Secondo Kiev, nell’edificio – all’interno del quale si erano nascoste durante gli attacchi donne e bambini – sarebbero morti “centinaia di ucraini”. Al momento del raid il governo ucraino aveva accusato i russi di aver mirato quell’obiettivo nonostante all’esterno vi fosse l’avviso della presenza di minori. Il ministero della Difesa russo ha sempre respinto queste accuse.

Gli 007 di Kiev: “Putin scampato a un attentato due mesi fa”

Due mesi fa hanno cercato di uccidere il presidente Vladimir Putin. La clamorosa notizia è stata data nella giornata odierna da Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, citato da diversi media ucraini tra cui l’agenzia Ukrainska Pravda. “C’è stato un tentativo d’attentato non molto tempo fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa 2 mesi fa. È stato addirittura aggredito, si dice, da rappresentanti del Caucaso, ma si tratta di una informazione non pubblica”, ha aggiunto. L’episodio però non è stato confermato dal Cremlino. Per Budanov l’attentato non è da collegarsi direttamente alla guerra in Ucraina. Putin nella regione del Caucaso, comprendente Armenia, Azerbaigian, Georgia e parti della Russia meridionale, ha numerosi nemici dovuti a una serie di guerre avvenute negli anni.

Kiev: “Stupri in pubblico usati come armi. Violentata bimba di 6 mesi”

Terrificante è l’uso della violenza sessuale come un’arma di guerra: abbiamo ascoltato centinaia di persone, donne, uomini e bambini stuprati in questa città, stupri fatti in pubblico per umiliare pubblicamente le persone che devono essere rieducate per intimorire gli altri. Gli uomini ricevono l’ordine di fare questo“. Questa la sconcertante denuncia avanzata da Svjatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica di Kiev. Il rappresentante ecclesiastico è intervenuto in videocollegamento dalla Capitale all’incontro pubblico della fondazione Ambrosianeum di Milano a tema “Ucraina: una pace da costruire”. “La Russia usa lo stupro e la violenza sessuale come tattiche di guerra, sistematicamente, ovunque e con sorprendente brutalità“, sia aggiunge a quella dell’arcivescovo anche la feroce accusa della commissaria parlamentare ucraina per i diritti umani, Lyudmilla Denisova. Quest’ultima ha riferito che “nelle ultime 24 ore, la linea di assistenza psicologica del commissario è stata contattata da persone di Oleksandrivka, nell’oblast di Kherson, che hanno autorizzato a pubblicare informazioni sui fatti di violenza sessuale: due ragazze di 12 e 15 anni sono state stuprate dai russi. Una bambina di 6 mesi è stata violentata da un russo con un cucchiaino“. Denisova ha parlato anche di una violenza di gruppo di fronte alla mamma su due gemelli di 2 anni, morti a causa delle lesioni subite.

Liberato il soldato ucraino che mandò a quel paese la nave Moskva

Non era Roman Gribov il soldato di Kiev che mandò a quel paese la nave bellica russa Moskva che aveva attaccato l’isola dei Serpenti il primo giorno di guerra. Colui che ha realmente detto quello frase è stato liberato solo oggi dalla prigionia russa, si tratta di una guardia di frontiera, la cui identità è ancora segreta per motivi di sicurezza. A darne notizia è stata l’agenzia ucraina Unian, riportando le dichiarazioni rilasciate in merito da Oleksiy Kopytko, consigliere del ministro della Difesa. Pare che attribuire quella frase così simbolica a un soldato della marina libero dal 24 marzo come Gribov sia stata una mossa appositamente studiata per permettere la scarcerazione di chi invece aveva davvero fatto quel gesto. “In altre circostanze, non sarebbe mai stato rilasciato”, ha dichiarato Kopytko. “Io c’ero quando è stata detta quella frase”, ha detto il capo della guardia frontaliera dell’Isola dei Serpenti Bogdan Gotsky, spiegando che i russi avevano proposto un accordo di resa in cambio di libertà e denaro alle guardie frontaliere dell’isola. “Quello era un mio subordinato, una guardia di frontiera”, spiega Gotsky. Al momento, però, la maggior parte del commando ucraino è ancora in mano russa.

Sefcovic: “Leader Ue sostengano con 9 miliardi Kiev”

C’è bisogno di muoversi in maniera rapida, sul piano di assistenza macro finanziaria per coprire i bisogni di breve periodo dell’Ucraina. Speriamo che il Consiglio europeo sia in grado di dare il permesso alla Commissione di prendere in prestito sui mercati finanziari fino a 9 miliardi di euro“, ha chiosato Maros Sefcovic, vice presidente della Commissione europea, al termine del Consiglio Ue Affari generali.

Anche Levi’s lascia la Russia

Dopo McDonald’s e Starbucks, anche Levi Strauss ha deciso di abbandonare il mercato russo, azienda made in Usa presente sul territorio da 29 anni. La notizia è stata data dall’agenzia Tass, che ha spiegato come Levi’s abbia interrotto tutte le spedizioni dei suoi prodotti e sia già alla ricerca di un acquirente per le sue attività di vendita al dettaglio nella Federazione russa. Una fonte pare abbia detto ai media moscoviti che Fiba Holding A.S., società turca, sarebbe un potenziale compratore.

Ultime notizie