martedì, 19 Marzo 2024

Omicron 2, la nuova variante sequenziata in Italia per la prima volta: accertati due casi

Sequenziata, per la prima volta in Italia, dal Laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino di Genova

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Una nuova variante del Coronavirus è stata sequenziata, per la prima volta in Italia, dal Laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino di Genova, sotto la direzione del professor Icardi: la Omicron 2. Finora sono due i casi accertati, uno direttamente al Policlinico e l’altro derivante dal monitoraggio nazionale che passa attraverso il Laboratorio del prof. Icardi. Nonostante la nuova variante, secondo i monitoraggi settimanali ISS-Ministero della Salute riguardante l’andamento dell’epidemia, i valori di incidenza dei casi stanno scendendo, così come l’indice di trasmissibilità Rt. Questa settimana, l’Rt è a 0,97, mentre la scorsa settimana era a 1,31, e l’incidenza si è abbassata a 1823 casi per 100 mila abitanti, rispetto ai 2011 della settimana scorsa.

Una forte crescita dei casi si registra invece tra il personale sanitario. Dei 3.982.099 casi conclamati in Italia negli ultimi 30 giorni, 54.005 sono stati gli operatori della sanità, secondo gli aggiornamenti del 26 gennaio a cura dell’Istituto Superiore di Sanità. I dati precedenti mostravano 47.607 a fronte dei 3.412.930 al 20 gennaio e 34.446 dei 2.432.925 al 13 gennaio.

Un cambiamento favorevole si ha sulla percentuale dei casi rilevati per comparsa di sintomi, passando dal 41% al 38%, mentre è stato registrato un aumento dei casi rilevati tramite il tracciamento dei contatti, dal 15% al 18%, attraverso attività di screening, dal 44% al 45%. Ai dati del 17 gennaio, risulta che la variante Omicron era predominante, con una prevalenza del 95,8%, a differenza della Delta che ha colpito il 4,2% del campione.

Un altro dato molto importante è la diminuzione dei posti letto occupati per Covid negli ospedali: nelle terapie intensive si è passati da 17,3% della scorsa settimana a 16,7% di questa settimana; nei reparti ordinari la percentuale è scesa da 31,6% a 30,4%. Stabile invece il numero dei nuovi casi non associati a catene di trasmissione.

Questa settimana, sempre secondo il monitoraggio ISS, la Provincia autonoma di Trento detiene il maggior tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive con il 27,8%, seguita da Marche, 27,3%, e Friuli-Venezia Giulia, 23,4%. Nei reparti ordinari, invece, i tassi più alti si registrano in Valle d’Aosta, 50,3%, Liguria, 39,3%, Sicilia, 38,1%, e Calabria, 38%.

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