mercoledì, 24 Aprile 2024

Roma, 14enne si ribella alle nozze combinate: genitori indagati per maltrattamenti

I genitori sono indagati per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata induzione o costrizione al matrimonio

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Incredibile, siamo nel 2022, l’anno del metaverso e di quei suoi matrimoni virtuali in cui il mondo sembra pronto a giurarsi amore eterno dinanzi ad una marea cibernetica di parenti e amici. Ma, mentre nei palazzi dorati gli sposi più cool si preparano a diventare due perfetti pupazzetti pixellati, avatar che danzano e si crogiolano nel progresso di scenari virtuali, nei condomìni di fianco c’è una 14enne che si ribella all’incubo di un matrimonio combinato. Succede vicino Roma: una ragazzina studiosa, intelligente, che sogna di fare il chirurgo ha denunciato i suoi genitori per maltrattamenti fisici e psicologici. La fanciulla ha avuto il coraggio di raccontare tutto ai Carabinieri di Ostia, il che ha permesso di emanare nei confronti dei genitori un’ordinanza di misura cautelare di divieto di avvicinamento e di comunicazione alla persona offesa, da parte del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica. I coniugi sono attualmente indagati per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata induzione o costrizione al matrimonio.

Secondo le dichiarazioni della minorenne e le prime ricostruzioni degli inquirenti, la coppia, di religione islamica e originaria del Bangladesh, sottoponeva la figlia ad un totale isolamento e annullamento sociale. La giovane non poteva parlare a telefono con i suoi amici, né uscire con i suoi compagni di scuola, né guardare la televisione; in più, doveva subire percosse se accennava anche solo a ribellarsi. Il suo futuro era scritto: doveva sposarsi, esser moglie bambina di un estraneo mai visto e difficile da immaginare alla sua età, l’importante è che fosse un uomo della sua stessa fede e nazionalità scelto dalla famiglia. Era tutto scritto, il 13 novembre 2021 la madre di 40 anni e la sorella maggiore l’avevano già avvertita: erano in Bangladesh, le avevano comprato un burka per il matrimonio. L’avevano avvertita, la madre e la sorella stavano tornando in Italia per condurla nel loro paese e farla convolare a nozze. Lei in quell’occasione dice no e ancora no, ed il fratello la schiaffeggia con così tanta violenza da farla cadere per terra, con la testa che finisce per sbattere contro l’armadio. Quel giorno la ragazza scappa e si reca dai Carabinieri di Ostia per denunciare la sua famiglia. Ora, quest’anima coraggiosa si trova al sicuro in una struttura protetta a cercare di ricucire il suo futuro e di viversi a pieno ogni suo sogno.

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