In realtà nei colloqui di queste ore è rispuntato di nuovo il nome di Letizia Moratti. Dal centrosinistra fanno trapelare che riguardo la candidature di Moratti si potrebbe parlare solo a patto di una forte convergenza bipartisan. In mancanza di accordo, il Pd avrebbe in mente un suo nome per l’inizio delle votazione.
I Cinque Stelle penserebbero invece di proporre ai dem di votare un candidato di bandiera, come ad esempio Liliana Segre.
LA POSIZIONE DI LETTA (PD) E QUELLA DI FORZA ITALIA
Il Pd, con Enrico Letta – in occasione della commemorazione di David Sassoli al Parlamento Europeo – torna a ribadire con forza che “la politica deve sapere guardare oltre l’apparenza e l’immediatezza. E fare scelte coraggiose”.
La situazione in questo momento mette in allarme Forza Italia che prova a raffreddare le parole del segretario leghista depennandole a frasi “in linea con gli impegni presi e l’accordo raggiunto alla riunione dei leader del centrodestra di venerdì scorso”. Forza Italia ribadisce che l’alleanza sarà “unita e saprà esprimere un candidato all’altezza”.
IN DIFESA DEL CAVALIERE
“Non c’è dubbio – osservano fonti azzurre – che il profilo del presidente Silvio Berlusconi sia quello più autorevole”. Un avvertimento severo per evitare speculazioni dannose: “Ogni tentativo di creare polemiche o contrapposizioni fittizie, utili solo agli avversari politici, sarà dunque respinto”.
Nonostante tutto, dalla Lega provano a calmare gli animi dichiarandosi comunque in linea con quello che è stato deciso dopo l’ultimo vertice di centrodestra.
Vittorio Sgarbi, dopo tutte queste polemiche , fa sapere di aver consigliato a Berlusconi una risposta diversa da quella che poi avrebbe dato: “L’ uscita di Salvini è un modo per riprendere la guida del centrodestra, che invece dovrebbe avere Berlusconi, se, una volta tramontata la sua candidatura facesse lui un nome. Gli ho consigliato di fare lui una mossa, magari può essere lui a far uscire di colpo Draghi, o anche Mattarella. Ma dalla nota – conclude – si capisce che Silvio è ancora determinato a voler essere lui il candidato”.
Riguardo al metodo per la raccolta dei voti, Sgarbi insiste dicendo che “deve essere Berlusconi a chiamare le singole persone, certo non un uomo del suo staff. Non esiste – sottolinea il critico d’arte – una via alternativa, una via politica, a quella diretta della voce di Silvio”.
RITORNA IL SERENO NEL CENTROSINISTRA FRA PD E IV
Dal clima burrascoso del centrodestra si passa al sereno che torna nel centrosinistra, tra Pd e il partito di Renzi. “Le cose che dice Enrico Letta sul patto di legislatura se Draghi va al Colle sono ragionevoli” dichiara il leader di Iv Renzi che apre anche all’ipotesi di governo dei leader avanzata da Salvini: “Non è probabile ma ha un senso” afferma.
In serata infine, anche Giuseppe Conte riunisce i vertici del Movimento, compresi i ministri 5S tra cui Stefano Patuanelli e Luigi Di Maio per fare il punto a una settimana dal voto. Un modo, si dice , scelto da Conte per rispondere alle polemiche interne di chi lo accusa di confrontarsi e decidere con pochi.