“Il nazismo obbligava chi nasceva ebreo a morire con il fine di sterminarli. Il Green pass limita chi sceglie di non vaccinarsi alcune attività con il fine di non farli morire“. È il contenuto del post che il virologo Roberto Burioni ha ri-tweettato sul suo profilo social con il fine, per utilizzare l’espressione della vignetta, di condividere “Precisazioni prima di far paragoni”.
A realizzare il messaggio è l’utente “Chiaro Oscuro – Disegni e battute che spiegano cose serie” che ha voluto fare “una precisazione, per i no Vax e i #disobbedisco che continuano a paragonare il nazismo alla “#DittaturaSanitaria” dei #greenpass, #vaccini, #Draghi, #Conte, #Speranza, eccetera”.
Una doverosa spiegazione quella dell’autore e, un’altrettanto doverosa condivisione quella del virologo che, nel bene e nel male, sin dall’inizio della pandemia è stato protagonista della comunicazione sul Covid e sulla sua diffusione.
Chi parla di dittatura sanitaria, paragonando l’obbligo del Green Pass alle torture e alle aberrazioni del nazismo, probabilmente non ha mai studiato la storia o l’ha dimenticata.