Le vittime sono due donne: una ha riportato diverse ferite, l'altra è spirata durante il trasporto in ospedale mentre in Senato viene approvata la relazione sugli uomini maltrattanti
L'ha picchiata, costretta a leggere testi sacri e a tatuarsi il suo nome sul volto affiancato dalla scritta «Ti amo». La Cassazione lo ha condannato a 6 anni e 8 mesi.
Dopo anni di violenze, la donna ha venduto la casa che condivideva col compagno orco, ma l'Agenzia delle Entrate ha chiesto il rimborso delle agevolazioni fiscali. Una Giudice della Commissione tributaria di Varese ha definito quegli abusi come "caso non di gravità estrema".
La Corte di Strasburgo condanna l'Italia perché "(...) ha consentito al partner della ricorrente di continuare a minacciarla, molestarla e aggredirla senza ostacoli e nell’impunità". Il riferimento è al caso di una violenza domestica avvenuta nel 2018 in provincia di Firenze, dove una donna era stata aggredita e un bimbo di un anno era stato ucciso.
Passa alla Camera con 385 sì e 31 astenuti. Quasi tutti i partiti italiani si augurano che questa legge possa salvare altre vittime, Fratelli d’Italia ha delle perplessità. Ora si lascia la parola al Senato.
La 27enne, di origine nordafricana era arrivata in Italia insieme al marito. Qui lui l'avrebbe tenuta prigioniera, con l'aiuto della suocera, e sottoposta ad anni di violenze.
Tutto inizia come una normale storia d'amore. Un incontro, un colpo di fulmine, poi la convivenza o il matrimonio. Ma nel frattempo, non ci si accorge che determinati comportamenti portano sempre più vicino alla circonvenzione, al condizionamento.
Lucas Hernandez non andrà in prigione: il ricorso presentato dai legali del calciatore francese è stato accolto, ora dovrà pagare una multa di 96mila euro e non dovrà commettere reati per i prossimi 4 anni.