Un uomo russo ha sparato al comandante militare locale, ferendolo gravemente, in un centro di reclutamento di una città siberiana, dopo avergli detto che si sarebbe rifiutato di combattere in Ucraina. Sono 13, invece, le vittime della sparatoria avvenuta questa mattina in una scuola di Izhevsk, nella Russia centrale.
Diciassette ucraini sono stati liberati dai russi nell'ambito di un nuovo scambio di prigionieri con Mosca. Secondo il Ministero della Difesa si tratta di due ufficiali, quattordici soldati e un civile. Cinque di questi sarebbero gravemente feriti. Kiev, in cambio, ha rilasciato 15 prigionieri russi.
La celebrazione del Giorno della Vittoria è iniziata anche a Kherson, città occupata dai russi. A Mosca, intanto, è stato cancellato lo show aereo sulla Piazza Rossa a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Putin si appella a quello che definisce il degrado morale del mondo occidentale. "Hanno deciso di cancellare valori millenari", afferma.
Da Alan Kurdi, alla morte del bimbo siriano di un anno tra Bielorussia e Polonia, fino agli Stati Uniti con la pena capitale ancora vigente. L'umiltà perduta di due continenti non in grado di montare in pulpito.
Ieri sera, il premier britannico Boris Johnson ha chiamato il presidente del Consiglio Draghi per illustrare "la sua proposta in cinque punti" a sostegno del popolo afghano. Colloquio telefonico anche tra Biden e Merkel.
L'Afghanistan è nelle mani dei Talebani, combatutti dall'occidente e alla fine vittoriosi. A costo di morti e miliardi, gli uni e gli altri invano a questo punto. Il futuro, non solo quello del Paese e del suo popolo in fuga, è una grande incognita.