Il killer avrebbe potrebbe aver lasciato tracce sui citofoni di via Durazzo. Tracce di Dna potrebbero venire fuori anche dall'esame del corpo della 65enne colombiana con cui avrebbe avuto un rapporto.
Gli investigatori stanno esaminando i tabulati delle tre donne uccise; sembra, infatti, che il killer abbia telefonato alle sue vittime. L'ipotesi più accreditata, dopo i primi rilievi, è quella secondo cui l'omicida abbia commesso i delitti da solo e con un coltello. Si cerca di investigare anche attraverso i video delle telecamere presenti nel pianerottoli dei due palazzi.
La Polizia dell'Iowa sta indagando su un incredibile caso emerso grazie alla testimonianza di una ragazza che, 10 anni dopo la morte del padre ,lo ha denunciato per l'omicidio di svariate decine di donne, poi seppellito nel pozzo o nei terreni circostanti la roulotte dove la famiglia viveva. Se confermata, Donald Studey sarebbe uno dei più feroci serial killers mai esistiti.
Respinto il ricorso della difesa di Laura Taroni, ex infermiera del pronto soccorso di Saronno, per gli omicidi del marito e della madre. Ha utilizzato un cocktail di farmaci letali. Il suo amante, Leonardo Cazzaniga, ex aiuto primario del medesimo presidio ospedaliero, era stato condannato all'ergastolo ed è in attesa di approvazione o rifiuto del ricorso.
Pertanto, a detta del Sindaco, la Robb Elementary School non avrà più ragione di esistere e sarà demolita quanto prima. Al momento, i tempi di intervento sono ancora incerti. Per il capo della Polizia, Steven McCraw: "La risposta degli agenti alla strage è stata uno spregevole fallimento".
Al rumore degli spari, in moti hanno iniziato a telefonare al centralino del 911, il 113 americano. La polizia è immediatamente arrivata sul posto, ed è riuscita a bloccare il killer, dopo avergli strappato la pistola.
Agli investigatori non ha mostrato alcun tipo di rimorso, ripensamento o dolore, invece ha dichiarato di aver provato “molto piacere” nell’aver tolto la vita in quel modo ai bambini.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Marco Gallo, ritenuto autore dell'omicidio e della distruzione del cadavere di Domenico Maria Gigliotti, ucciso il 15 gennaio 2015.