Il cosiddetto “Giorno della Memoria” pare si riferisca a una memoria imitativa, dato che, gli agghiaccianti avvenimenti avvenuti nel periodo del genocidio ebraico si stanno ripetendo ad opera dello Stato di Israele verso il popolo palestinese.
Gli scontri sono iniziati martedì scorso, 4 aprile, quando a Gerusalemme, nella moschea di Al Aqsa, la Polizia israeliana è intervenuta per sgomberare l'edificio da un gruppo di palestinesi. Il tutto avviene sotto la festa della Pasqua, celebrata dagli ebrei, e all'inizio del mese sacro del Ramadan per i mussulmani.
Disegni, presidente della comunità ebraica, ha dichiarato che l'antisemitismo purtroppo è un fenomeno diffuso e in aumento, l'unico modo per vincerlo sono educazione e cultura.
La notte tra 9 e 10 novembre per gli ebrei è una data simbolica: nel 1938 a Berlino le SS, la Gestapo e la Gioventù hitleriana uccisero circa 1500 persone e distrussero migliaia di attività commerciali appartenenti ad ebrei. L'episodio è ricordato come la Notte dei cristalli.
L'ombra dell'antisemitismo si fa risentire proprio nelle giornate dello Yom Kippur', ricorrenza ebraica che celebra il giorno dell'espiazione. I gestori del bar hanno segnalato il deplorevole atto alla Polizia e dopo l'arrivo degli agenti le scritte in vernice sono state cancellate.
"Non si ha lo sguardo per vedere che la condizione del popolo palestinese è quella del popolo più solo, più abbandonato che ci sia sulla terra perché tutti cedono al ricatto della strumentalizzazione infame della shoah"