Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha chiesto che venga fatta al più presto luce sui finanziamenti di Mosca. Salvini: "I partiti che, a dieci giorni dalle elezioni, pensano alla Russia non hanno idee per il nostro Paese". Di Maio: "A Destra se le danno di santa ragione. Non sono affidabili".
Dopo un'ora e mezza di pausa, è ripresa la seduta con la replica di Draghi. "Sarà una replica breve", ha garantito il premier. "Vorrei innanzitutto ringraziare chi ha sostenuto l'operato del governo con lealtà. Sarete soltanto voi a decidere. Nessuna richiesta di pieni poteri. Per me la democrazia è parlamentare", ha precisato.
Di Maio non fa sconti: "Questa crisi ha un nome e un cognome: Giuseppe Conte". Zingaretti elegge Letta: "È l'uomo giusto per ricucire le parti". L'incontro tra il segretario del PD e Mario Draghi sconvolge il centrodestra: "Inammissibile". Per Brunetta il problema non sussiste: "Non è una vera crisi, è solo una fase di passaggio".
Si apre la crisi di Governo, il M5S non voterà la fiducia e Draghi potrebbe dimettersi. Salvini e Meloni: "Subito al voto". Provenzano attacca il centrodestra: "Stanno provando a cogliere l'attimo"
La decisione dell'Unione Europea sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia non arriverà oggi. Trapela dalla riunione del Coreper, l'organismo di rappresentanza dei 27 Stati membri. Il presidente del Consiglio Europeo, che ha aggiunto: "Forniremo ulteriore equipaggiamento militare alle truppe moldave".
Perché è vitale il TAP? Perché nel frattempo è scoppiata la guerra in Ucraina e la Russia ha minacciato di lasciare l'Europa senza gas. I no ai gasdotti e alle trivelle si sono rivelati piccini piccini.
"Se continuano così, sarà opportuno chiudere le porte delle ambasciate occidentali presenti in Russia. E poi finiremo per guardarci l'un l'altro in nessun altro modo se non attraverso il mirino delle armi". Così il vice capo del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Il ministro degli Esteri russo non ha visto di buon occhio la dichiarazione rilasciata da Di Maio nell'informativa al Senato, e ha replicato in maniera pungente.
La Germania si prepara a "sanzioni su vasta scala", mentre il Ministro della Difesa russo Shoigu ha annunciato la fine di alcune esercitazioni. Non sarebbe in agenda l'inserimento dell'Ucraina alla Nato, condizione per Putin per evitare il conflitto.