Notizia di cronaca nera di un tentato omicidio nelle campagne calabrese, precisamente a Isola Capo Rizzuto. Sospettato e, in seguito, accusato il fratello della vittima che è stato arrestato insieme alla compagna, complice
Ritrovato il cadavere di una giovane cameriera in riva al mare a Bellaria. Sul posto e intervenuta la polizia, la Squadra Mobile della Questura di Rimini e il 118. L'ipotesi è di un gesto volontaria . Non ci sono segni di violenza sul corpo.
Dopo l'inseguimento, finito male, i poliziotti sono riusciti a bloccare uno dei due uomini, nonostante la violenta resistenza opposta, mentre il complice è riuscito a scappare. Dai successivi accertamenti è emerso che l’auto su cui viaggiavano i due era stata rubata.
Sembra che il terribile gesto si sia consumato a seguito di un litigio scoppiato tra i due coniugi, anche se ancora si deve fare luce sul movente del femminicidio.
Vagava da sola nel cuore della notte. La sua presenza ha attirato l'attenzione di un passante che ha avvisato le Forze dell'Ordine. Per fortuna le sue condizioni di salute sono buone nonostante la bassissima temperatura.
Il 73enne avrebbe chiesto il prelievo della pensione della moglie, tuttavia non aveva con sé i documenti. Al no del dipendete avrebbe estratto la pistola e sparato.
Due persone hanno perso la vita; una terza, portata in ospedale, non sarebbe in gravi condizioni mentre non si hanno notizie certe sulla quarta persona coinvolta.
Una delle due rapinatrici avrebbe ipnotizzato la vittima, fissandola intensamente, parlandogli, gesticolando e mettendogli un oggetto nero nella mano. Così l'avrebbe reso "incapace di reagire e opporsi".
L'anziana non dava sue notizie da circa due settimane e non rispondeva alle chiamate telefoniche del figlio che ha poi deciso di rivolgersi ai Carabinieri. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione.