mercoledì, 1 Maggio 2024

Palermo, aggressione omofoba di gruppo in Piazza verdi: “Se denunciate, vi ammazziamo”

"Uno di noi è stato colpito alle spalle, ci hanno preso a schiaffi. Poi è scattato il vero e proprio pestaggio."

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Durante la serata di domenica 21 gennaio, a Palermo, ha avuto luogo un’aggressione omofoba di gruppo. In Piazza Verdi, poco distante dal Teatro Massimo, un gruppo di sei amici di età compresa tra i 24 e i 29 anni, è stato aggredito verbalmente e picchiato a sangue da un gruppo di dodici minorenni.

I sei ragazzi erano appena usciti da un locale gay della movida palermitana. Vicino a loro, in piazza, si trovava un altro gruppo di giovani, che continuava a lanciare loro occhiate minacciose. In seguito, gli aggressori hanno iniziato ad insultare.

Agli insulti pesanti sulla loro omosessualità e seguita la violenza. “Uno di noi è stato colpito alle spalle, ci hanno preso a schiaffi. Poi è scattato il vero e proprio pestaggio”: calci, pugni, insulti e minacce di morte, fra l’indifferenza dei passanti. Per fortuna, due fra le sei vittime sono riuscite a chiamare aiuto. Il gruppo di aggressori si è dileguato in Via Cerda, prima dell’arrivo della polizia.

“Ci hanno lasciato con la minaccia di ammazzarci, se avessimo chiamato la Polizia. Uno di loro mi ha detto ‘Se chiami gli sbirri, ti sparo in bocca’ e mi ha mostrato un borsello dove diceva di tenere l’arma.”

I ragazzi hanno denunciato l’accaduto il giorno successivo. Alcuni hanno subito contusioni, altri sono finiti al Pronto Soccorso.

“Non si è fermato nessuno a soccorrere i miei amici, mentre venivano picchiati senza alcun motivo.” Lampante e terrificante la passività dei passanti: nessuno è intervenuto in soccorso.

Gli inquirenti stanno attualmente esaminando il materiale delle telecamere, situate all’incrocio della strada dove si è verificato l’episodio, per poter identificare i colpevoli.

L’ennesimo caso di violenza nei confronti di membri della lgbtqi+ è sintomatico di una società sede di disuguaglianza che si esprime attraverso il linguaggio dell’odio e della violenza.

“L’ennesimo episodio di aggressione contro le persone lgbtqia+ pone con forza l’attenzione sulla necessità di politiche educative che aiutino a prevenire e arginare discriminazione e violenza.” commenta Arcigay Palermo, aggiungendo che la mancanza di una legge contro l’omobilesbotransfobia ci rende un caso unico in Europa e ci fa riflettere sulle responsabilità di una politica complice di indirizzare l’odio.

Ogni giorno, migliaia di persone rischiano la vita solo uscendo di casa, solamente perchè non conformi alla visione bigotta e limitata che, nel 2024, ancora impera in Italia e nel mondo. Quando non vi è nemmeno una legge a regolamentare e tutelare una categoria di persone, l’odio non proviene solo da altri cittadini: è sistemico.

Informazioni di servizi utili, dal sito https://gaycenter.it/SERVIZI/REFUGE/

Gay Help Line – 800 713 713, numero verde nazionale contro l’omolesbobiatransfobia e servizio per Refuge LGBT, ha incentrato il suo ultimo spot proprio sulla violenza familiare verso le persone LGBT.

Se sei vittima di discriminazione all’interno del contesto familiare e desideri accedere al servizio di ospitalità di Refuge LGBT o Refuge T* puoi contattarci attraverso:

– numero verde Gay Help Line 800 713 713

– Speakly App scaricabile attraverso dispositivi IOS e Android

– chat speakly.org

Il servizio di Refuge LGBT è disponibile per persone di età compresa tra i 16 ed i 26 anni e Refuge T* per persone Trans tra i 18 ed i 40 anni.

La case sono  gestite da personale qualificate, forniscono assistenza gratuita alle persone ospiti, integrando i servizi propri con quelli offerti dal territorio, istituisce convenzioni per facilitare il reinserimento professionale .

Refuge LGBT e Refuge T* offrono alle persone ospiti della Casa:

  • supporto psicologico, volto al superamento del disagio per un sereno reinserimento familiare e sociale
  • supporto legale, a tutela dei diritti della persona ospite
  • orientamento scolastico, per migliorare e supportare l’integrazione nel percorso scolastico e universitario
  • orientamento professionale, per facilitare il percorso lavorativo o l’introduzione al mondo del lavoro
  • mediazione con i servizi sociali, per facilitare l’utilizzo e l’accesso ai servizi sociali
  • mediazione culturale, per supportare e migliorare l’inclusione nel contesto sociale
  • mediazione familiare, volto alla possibilità di miglioramento dei rapporti familiari

Per qualsiasi altra informazione puoi contattarci tramite [email protected].

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