A Cala Pulcino, Lampedusa, la Capitaneria di Porto ha ritrovato dei resti umani. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco per recuperare i corpi, molto probabilmente di migranti che non sono riusciti a raggiungere l’isola.
L’ipotesi più avvalorata è che i resti appartengano ai migranti a bordo del barchino capovolto lo scorso 30 giugno a causa di un naufragio, mentre si trovava tra Lampedusa e Lampione. Quella notte finirono tutti in mare e persero la vita sette donne, tra cui una incinta di due mesi, mentre si contarono 48 superstiti.
Una settimana dopo la Guardia Costiera fece immergere un robot sottomarino nella zona, localizzando l’imbarcazione e i corpi dei nove migranti dispersi. Tre settimane fa invece due cadaveri in evoluto stato di decomposizione vennero trovati a Cala Spunge, portati a riva dalle forti correnti marine.