venerdì, 19 Aprile 2024

Procedimento disciplinare per la vicequestore Schilirò, Lamorgese: “Dichiarazioni gravissime”

Vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato Licia Ronzulli: "chi rappresenta le istituzioni non può in nessun caso invitare da un palco i no green pass alla disobbedienza civile". Salvini: "Non era in divisa, ha espresso la sua opinione".

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Guai in vista per la vicequestore della Polizia di Stato Alessandra Schilirò, sarà sottoposta ad un procedimento disciplinare. La donna sabato pomeriggio è salita sul palco durante una manifestazione contro il Green Pass in Piazza San Giovanni, manifestando il proprio disappunto a riguardo come si può certamente cogliere da questa dissertazione: “Sono qui per dissentire con il lasciapassare verde, che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde”.

La vicequestore oltre che sul palco, ha manifestato ulteriormente il suo punto di vista su Facebook, dando vita ad uno sfogo in cui viene rimarcata la sua posizione: “È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’amministrazione. Google dedica alla professione che svolgo molte pagine. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.

Le repliche non si sono certamente fatte attendere, una delle prime è arrivata dalla vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato Licia Ronzulli: “Ho sempre sostenuto che la politica non dovesse dividersi sui vaccini per non lanciare messaggi equivoci e rischiare di alimentare il fanatismo no vax. Allo stesso modo, chi rappresenta le istituzioni e svolge un lavoro per il quale è chiamato garantire la pubblica sicurezza non può in nessun caso invitare da un palco i no green pass alla disobbedienza civile, come ha fatto la vice questore Schilirò, oltretutto mentre le forze dell’ordine erano impegnate, in diverse città, a respingere le violenze messe in atto dai manifestanti. Mi auguro che il ministro Lamorgese intervenga subito per sospenderla dall’incarico che ricopre e che chiaramente non è in grado di onorare, perché chi deve far rispettare le nostre leggi non può suggerire di violarle, tanto più se ciò significa mettere a repentaglio la sicurezza sanitaria”.

Incalzata dalla Ronzulli, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese condanna aspramente l’uscita della Schilirò: Le sue sono dichiarazioni gravissime. Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia, Lamberto Giannini, affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell’interessata”.

A spezzare una lancia sulla questione è Matteo Salvini, il leader della Lega come spesso accade ama andare controcorrente e afferma: “A me piacerebbe che il ministro dell’Interno fosse altrettanto solerte quando ci sono sbarchi di migliaia di clandestini o che fosse stata altrettanto solerte a Ferragosto quando c’è stato un rave party di sei giorni a base di droga, alcool, stupri. È troppo facile prendersela con una donna delle forze dell’ordine. Non era in divisa su quel palco, ha espresso una sua opinione”.

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