martedì, 30 Aprile 2024

Pechino, picchia due scienziati spaziali: Zhang Tao sospeso dal Partito Comunista cinese

A distanza di quasi un mese dallo scontro violento, durante una cena, tra Zhang Tao, Wu Meirong e Wang Jinnian per una "raccomandazione" per entrare programma spaziale cinese, i social si ribellano: ci si chiede cosa sia veramente successo in quel 6 giugno e perché quell'episodio è stato tenuto nascosto così a lungo.

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Il 6 giugno, a Pechino, il funzionario del Partito comunista cinese, nonché capo dell’azienda  che si occupa del programma spaziale della Cina, Zhang Tao e due scienziati, membri dell’International Academy of Astronautics, Wu Meirong e Wang Jinnian si sono incontrati a cena. Tao, desideroso di “arricchire” il suo curriculum, prova a chiedere, più volte, un “aiutino” ai due scienziati affinché lo raccomandino per entrare nella prestigiosa organizzazione di cui fanno parte.

Meirong e Jinnian rimangono sorpresi, in realtà conoscono appena l’uomo. Dopo l’ennesima richiesta e l’ennesimo rifiuto, Zhang inizia ad andare di matto, diventando violento: prende a calci e pugni Wang, cercando di soffocarlo e scaraventa a terra Wu. I due hanno riportato, rispettivamente, una frattura della colonna vertebrale e lesioni varie ed un paio di costole rotte. Mentre i due scienziati sono rimasti in ospedale per quasi un mese, Zhang ” se ne andava a lavoro come al solito”.

Dopo le celebrazioni del Partito comunista cinese del 1° luglio scorso e passato l’entusiasmo per la passeggiata dei taikonauti nello spazio, sui social crescono le polemiche: ci si chiede cosa sia veramente successo in quel 6 giugno e perché quell’episodio è stato tenuto nascosto così a lungo. Su Weibo – versione cinese di Twitter – l’hashtag riguardante la vicenda ha raggiunto 130 milioni di visualizzazioni. L’azienda, inizialmente, ha provato a giustificare Zhang in quanto “aveva bevuto troppo”, ma non ha retto e per questo l’Ufficiale è stato sospeso dall’incarico.

“Tutto ciò” – scrive un utente su Weibo – “rivela una cosa: è molto più difficile raggiungere lo stato di diritto che mandare un’astronave nello spazio”.

 

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