lunedì, 29 Aprile 2024

Guerra tra Israele e Hamas, esodo di profughi e appello umanitario

La situazione nella Striscia di Gaza rimane estremamente instabile, con pesanti bombardamenti che colpiscono anche durante le ore notturne, mettendo ulteriormente in pericolo la vita dei residenti.

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I pesanti bombardamenti israeliani nella notte sulla Striscia di Gaza hanno creato una situazione insostenibile per la popolazione civile costringendo migliaia di famiglie a cercare rifugio altrove. Molte migliaia di persone hanno abbandonato precipitosamente le proprie case a Gaza City, dirigendosi verso il sud a seguito di un avvertimento da parte dell’esercito israeliano che il nord della Striscia sarebbe stato coinvolto in operazioni militari imminenti. Secondo fonti locali, coloro che non hanno mezzi di trasporto stanno intraprendendo una marcia a piedi, portando con sé pochi bagagli. Questa marcia disperata si estende per almeno 10 chilometri ed è stata intrapresa da famiglie intere.

L’Onu ha sollevato l’allarme e chiesto con urgenza la revoca dei bombardamenti, sottolineando le conseguenze umanitarie devastanti che questa escalation di violenza ha portato con sé. La situazione nella Striscia di Gaza è diventata sempre più critica, mettendo a repentaglio la vita e la sicurezza di migliaia di persone innocenti.

La situazione si è ulteriormente aggravata con la mancanza di ambulanze e strutture adeguate per il ricovero dei malati più gravi. L’ospedale al-Quds, secondo quanto riferito all’ANSA, sta operando in condizioni precarie mentre i medici e i pazienti rimangono esposti al pericolo imminente. Nel frattempo, il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione del nord della Striscia a non abbandonare le proprie case, definendo l’annuncio dell’esercito israeliano come “propaganda”.

Le forze israeliane hanno dichiarato di aver colpito “750 obiettivi militari” nella notte precedente, inclusi tunnel sotterranei utilizzati da Hamas, complessi e postazioni militari, residenze di leader del terrorismo trasformate in centri di comando militari, magazzini di armi e sale di comunicazione. L’Aeronautica militare israeliana ha reso nota questa operazione.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) è stata informata dall’esercito israeliano dell’ordine di “ricollocare” circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni immediate, e il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric, ha chiesto con urgenza l’annullamento di tale ordine. Dujarric ha sottolineato che un’evacuazione di questa portata avrebbe conseguenze umanitarie devastanti.

L’Onu ha lanciato un appello di emergenza per donazioni del valore di 294 milioni di dollari al fine di affrontare i bisogni urgenti dei residenti più vulnerabili della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Questo appello è mirato a fornire assistenza alle persone colpite dai conflitti, inclusi i circa 400.000 palestinesi che hanno abbandonato le proprie case nei giorni scorsi e le circa 50.000 donne incinte che ora non hanno accesso alle cure necessarie.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha), più di 423.000 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza, che è densamente popolata da 2,3 milioni di abitanti. Il numero di sfollati è aumentato significativamente, passando da 84.444 persone a 423.378, secondo una dichiarazione dell’ufficio delle Nazioni Unite.

Inoltre, ci sono segnalazioni che suggeriscono l’uso di fosforo bianco in uno degli attacchi israeliani a Gaza, una munizione controversa che può causare gravi danni se utilizzata contro i civili. Questo fatto è stato confermato da un’analisi di Human Rights Watch. Nel video verificato dal Washington Post, due colpi di artiglieria sembrano rilasciare fosforo bianco sopra Gaza City.

Infine, l’unità d’élite della Flotilla 13 delle Forze di Difesa israeliane (IDF) ha riportato il controllo di una postazione militare di Hamas il 7 ottobre, portando in salvo circa 250 ostaggi in vita e neutralizzando oltre 60 terroristi di Hamas.

La situazione nella Striscia di Gaza rimane estremamente instabile, con pesanti bombardamenti che colpiscono anche durante le ore notturne, mettendo ulteriormente in pericolo la vita dei residenti.

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