lunedì, 29 Aprile 2024

Israele, 1200 morti e oltre 2700 feriti: in arrivo i primi armamenti dagli USA. Biden: “Israele ha il diritto di difendersi”

Vittime e feriti in aumento, Israele contrattacca con raid aerei su più di 400 obiettivi. Sulla Striscia si contano almeno 260 bambini uccisi, la popolazione è allo stremo. Biden dichiara il completo appoggio degli USA nel contrasto ad Hamas: "Noi stiamo con Israele".

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A seguito dell’attacco lanciato sabato scorso da Hamas– organizzazione politico-militare palestinese che amministra la Striscia di Gaza dal 2007, il cui nome significa “Movimento Islamico di Resistenza”– le vittime sono almeno 1200 e i feriti sfiorano le 3000 persone. A riportare il bilancio è il portavoce delle forze armate israeliane (IDF), Jonathan Conricus, descrivendo lo scenario con aggettivi quali “impressionante” e “inimmaginabile”. Come egli stesso ha evidenziato, la “stragrande maggioranza” delle vittime erano civili e le attuali circostanze spingono a pensare che il loro numero continuerà ad aumentare. Sul fronte militare, il Times of Israel riferisce i nomi di altri 14 soldati caduti negli scontri con Hamas, portando a 170 il numero delle vittime nell’esercito. Sulla Striscia di Gaza la situazione è in rapido peggioramento, con almeno 950 morti, di cui 260 bambini, e 5000 feriti.

Intanto Israele avvia la controffensiva mettendo in campo decine di jet dell’Aeronautica israeliana, che si stanno rivolgendo contro centinaia di obiettivi nell’area di Al-Furqan, una parte del territorio di Gaza da cui “Hamas pianifica ed esegue i suoi attacchi”. A comunicarlo sul social X sono le forze israeliane (IDF), che stimano il numero degli obiettivi raggiunti a 450, tra i quali rientrerebbero un tunnel, due banche utilizzate da Hamas e una serie di punti strategici navali– come i moli di Khan Younis e Gaza City, sfruttati per sferrare attacchi contro gli israeliani. Inoltre, si legge, le forze israeliane avrebbero neutralizzato tramite attacchi aerei il sistema di monitoraggio “avanzato” sviluppato da Hamas– costituito da una rete di telecamere nascoste e utilizzato dal gruppo per “rilevare la presenza di aerei sulla striscia di Gaza”.

Nelle scorse ore sono giunte anche notizie inerenti agli aiuti messi a disposizione dagli USA, che hanno inviato un primo aereo carico di armamenti, atterrato ieri sera nella base navale di Nevatim, nel sud di Israele. In particolare, il Jerusalem Post ha scritto che si tratta di attrezzatura acquistata da Israele. Successivamente ad una telefonata con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu- che ha descritto lo scenario attuale come una “ferocia mai vista dai tempi della Shoah”- il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha preso la parola dalla Casa Bianca per comunicare la morte accertata di almeno 14 cittadini americani, più 20 dispersi. “Come ogni nazione nel mondo, Israele ha il diritto di rispondere– ha detto Biden- Senza dubbio, ha il dovere di rispondere a questi attacchi feroci”, che sono stati equiparati ai peggiori atti terroristici dello Stato Islamico. “Noi stiamo con Israele”. A quanto risulta le agenzie americane d’intelligence non avevano intercettato nessun segnale riguardo ad un possibile attacco di Hamas contro Israele: “non abbiamo visto nulla che suggerisse un attacco di questo tipo in preparazione”, ha specificato il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan. Alle parole di Biden, Hamas ha replicato definendo come “infiammatorie” le dichiarazioni del Presidente e classificandole come il “tentativo di coprire i crimini e il terrore del governo sionista”.

Di minuto in minuto intanto la centrale elettrica di Gaza, unica fonte di energia dell’area, si avvicina al cedimento. Tra tre ore rimarrà senza carburante. A denunciare l’emergenza è il Capo dell’Autorità per l’energia di Gaza, Jalal Ismail, citato dalla BBC: alle 14 di oggi, 13 ora Italia, la centrale sarà definitivamente priva di risorse.

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