giovedì, 2 Maggio 2024

Kiev, i Ministri degli Affari Esteri UE si riuniscono in Ucraina: per la prima volta il Consiglio ha sede “non nei suoi confini attuali, ma in quelli futuri”

L'Alto rappresentante dell'Unione Europea, Josep Borrell, ha presieduto l'incontro odierno tra i Ministri UE e le autorità ucraine, al fine di discutere e promuovere un sostegno efficace all'interno della conflitto Russia-Ucraina. Presente anche il Ministro Antonio Tajani da parte dell'Italia, impegnata nel progetto di tutela del patrimonio artistico e culturale ucraino.

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Nella giornata di oggi, lunedì 2 ottobre, 27 ministri e autorità ucraine si incontrano a Kiev per un confronto presieduto dall’Alto Rappresentante del Consiglio per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell. Un evento senza precedenti per il Consiglio Esteri, che si sposta in via straordinaria fuori dai confini dell’Unione, con tutta la portata simbolica che questo comporta: “per la prima volta nella storia il Consiglio Esteri si riunisce fuori dai confini attuali dell’UE, ma all’interno di quelli futuri”, ha commentato il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Questo significa, prosegue il Ministro, che il sostegno dell’UE all’Ucraina resta solido e attivo, “e noi siamo molto grati per questo”. A maggior ragione alla luce del nuovo scenario politico slovacco, che ha visto la vittoria del filorusso Robert Fico– ancora in cerca di una coalizione per ottenere la maggioranza- è ora fondamentale rafforzare la rete di supporto internazionale. Ad aprire l’incontro è il Presidente ucraino Zelensky, impegnato in una fitta trama di dialoghi diplomatici per promuovere il suo programma di pace in 10 punti.

La riunione odierna rappresenta “un evento storico”, seppure Borrell abbia sottolineato che si tratta di un Consiglio informale, considerato come un dibattito politico di alto livello, ma senza lo scopo di prendere decisioni concrete. In prima fila tra i presenti anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, giunto a Kiev con gli altri Ministri UE dopo un viaggio notturno in treno dalla Polonia. Tajani testimonia l’impegno dell’Italia sul versante della ricostruzione e della stabilità economica, in primo luogo in vista della prossima presidenza G7, che il nostro Paese ospiterà nel 2025 (nel 2024 sarà il turno della Germania). Al centro dell’iniziativa italiana si trova la tutela del patrimonio artistico e culturale, in particolar modo per quanto riguarda la cattedrale di Odessa. “È stato raggiunto un accordo per la ricostruzione della cattedrale”, ha annunciato Tajani a Kiev, aggiungendo che l’Italia fornirà “i migliori architetti” per prendere parte al lavoro, lanciando “un chiaro messaggio politico culturale” nei confronti dell’Ucraina.

Il vicepremier Tajani è altresì impegnato in diversi incontri bilaterali con alcune autorità ucraine, presiedendo una riunione esclusivamente dedicata al Patronato italiano per la ricostruzione di Odessa. In questa occasione saranno presenti anche il Ministro della Cultura ucraino, il governatore e sindaco di Odessa, il Presidente della Triennale di Milano e il Presidente della Fondazione MAXXI (Museo nazionale delle Arti del XXI secolo). Presenti anche associazioni del settore e aziende coinvolte nel Tavolo di Coordinamento Interministeriale per le prospettive di ricostruzione dell’Ucraina. Il progetto italiano, che raccoglie le migliori eccellenze del campo, sarà finalizzato a coordinare istituzioni culturali, architettoniche e ingegneristiche– nonché soggetti economici e finanziari- per rivitalizzare il tessuto urbanistico ucraino, nonché per ristabilire le infrastrutture sociali fondamentali- come scuole e poli culturali.

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