Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che prevede delle sanzioni contro 7 rappresentanti della Chiesa ortodossa ucraina affiliata al Patriarcato di Mosca. Nel mentre, alle prime ore di questa mattina, secondo il servizio di allarme antiaereo, le sirene dei raid sono risuonati nella capitale e nelle regioni di Kiev, Cherkassk, Vinnitsa, Kirovograd, Nikolayev, Zhitomir, Odessa e Kharkiv
Zelensky: “Manca la luce, situazione difficile”
“I lavori di ripristino continuano nel sud del nostro Paese: stiamo facendo di tutto per ridare luce a Odessa“, queste le parole del Presidente ucraino durante il suo discorso serale. Ha poi continuato: “A partire da questo momento, è stato possibile ripristinare parzialmente i rifornimenti a Odessa e in altre città e distretti della regione. Stiamo facendo di tutto per raggiungere il massimo possibile dopo gli attacchi russi”. In altre zone invece la situazione rimane molto difficile come “a Kyiv e regione, Oblast di Lviv, Vinnytsia, Ternopil, Chernivtsi, Zakarpattia, Sumy, Dnipropetrovsk“.
Zelensky: “Conversazione fruttuosa con Biden”
A fruitful conversation with @POTUS. I expressed gratitude for another security package. We discussed further defense cooperation, protection and maintenance of our energy sector. Coordinated positions on the eve of the #G7 online summit. America’s leadership remains steadfast!
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) December 11, 2022
Biden a Zelensky: “La priorità è la difesa aerea”
In una nota la Casa Bianca riporta i contenuti dell’annunciata telefonata tra Joe Biden e il presidente ucraino. Il presidente Biden, si legge, “ha sottolineato come gli Stati Uniti stiano dando la priorità agli sforzi per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina attraverso la nostra assistenza alla sicurezza, compreso l’annuncio del 9 dicembre di 275 milioni di dollari in munizioni e attrezzature aggiuntive che includevano sistemi per contrastare l’uso russo di veicoli aerei senza pilota”.
Energia, ripristinate strutture colpite
A partire da ieri sera, domenica 11 dicembre, le squadre di emergenza ucraine hanno ripristinato la maggior parte delle strutture generatrici di energia del Paese colpite nelle scorse settimane dai raid russi, l’ha detto Volodymyr Kudrytskyi, presidente del consiglio di amministrazione di Nec Ukrenergo. Un delegato della stessa amministrazione ha invece spiegato che “per quanto riguarda le centrali termiche, la loro capacità di generare elettricità è ancora sotto capacità, rimanendo inferiore a quella che avevano all’inizio della scorsa settimana prima del massiccio attacco. Hanno bisogno di più tempo per riprendere le loro operazioni“, riferendosi nello specifico alle strutture colpite dall’attacco missilistico russo del 5 dicembre e che sono ancora fuori uso. Ukrenergo prevede inoltre di avere nuove unità di potenza da TPP collegate alla rete questa settimana. La situazione nel sistema elettrico ucraino è grave, ha precisato, ma resta gestibile.