martedì, 23 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, fossa comune con 17 cadaveri rinvenuta a Kharkiv. Mosca: “Kiev vuole conflitto nucleare e rifiuta negoziati”

Nella regione di Kharkiv è stata scoperta una fossa comune con 17 cadaveri appartenenti a civili e soldati. Dopo i bombardamenti dei giorni scorsi Kiev rischia un black out generale. Il leader ceceno Kadyrov: "La Russia conduce una guerra contro i satanisti, le città ucraine devono essere cancellate dalla faccia della Terra".

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La guerra continua a imperversare su tutto il territorio ucraino e oggi, 27 ottobre, nella regione di Kharkiv è stata scoperta una fossa comune con all’interno dei cadaveri, l’ennesima area di sepoltura ritrovata nelle ultime settimane. A dare la notizia è la Polizia Nazionale Ucraina attraverso un messaggio sul canale Telegram, che è stato poi ripreso dall’agenzia di stampa Unian:“Secondo i dati preliminari, almeno 17 persone sono state sepolte nella tomba: civili e soldati delle Forze Armate. I residenti hanno detto che gli occupanti hanno raccolto i corpi dei morti in tutta l’area. Il 13 aprile li hanno portati su due camion, hanno scavato una buca profonda fino a 3 metri con un escavatore e hanno scaricato lì tutti i corpi. Poi il luogo di sepoltura è stato livellato con carri armati”.

Kiev: “Metà della Capitale rischia il black out”

In seguito ai bombardamenti avvenuti nella notte di oggi 27 ottobre a Kiev, e agli attacchi nei confronti degli impianti energetici, metà della Capitale rischia un black out totale; attualmente la carenza di energia dell’Ucraina si aggira sul 30%, quindi le interruzioni potrebbero interessare molti più cittadini del previsto oltre a prolungarsi per un tempo molto più lungo. A riportare la notizia è stato il servizio di stampa del fornitore di elettricità ucraino Dtek Yasno: “Il danno è grave. Pertanto, abbiamo un forte deterioramento della situazione con l’approvvigionamento energetico. Kiev normalmente consuma 1.000-1.200 MW, ma attualmente la capacità disponibile stimata è di 600-800 MW, spiega il fornitore di energia, quindi quasi la metà di Kiev potrebbe rimanere senza elettricità”.

Ucraina preoccupata da nuovi attacchi dalla Bielorussia

Non è solo il rischio di un black out totale a preoccupare il Paese, ma anche la possibilità di nuovi attacchi provenienti dalla Bielorussia. L’Ucraina infatti ha rafforzato la presenza dei suoi soldati nella regione settentrionale, per bloccare eventuali nuovi attacchi da parte della Russia attraverso il confine. L’annuncio di questa nuova manovra militare è stato dato dallo Stato maggiore di Kiev, Oleksii Hromov: “Al momento non si osserva la creazione di una forza d’attacco in Bielorussia, ma ci sono e ci saranno minacce. Stiamo reagendo, abbiamo già aumentato le nostre truppe in direzione nord”.

Oleksii Hromov: “I russi potrebbero far esplodere la centrale di Zaporzhzhia”

Il giornale online Ukrainska Pravda riporta alcune dichiarazioni del vice comandante Hromov sul possibile utilizzo di armi nucleari da parte dei russi. Secondo lo Stato Maggiore, la Russia potrebbe far esplodere la centrale nucleare di Zaporzhzhia per fermare la sua attività in modo permanente, e causare un disastro per poi incolpare l’Ucraina. Anche il Generale di Brigata Alexei Gromov concorda su questa possibilità, dal momento che le Forze Armate di Putin li accusano di star creando una bomba sporca. “È possibile che gli occupanti possano organizzare esplosioni presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia e provocare un altro crimine contro l’umanità”, afferma Gromov.

Cecenia: “Combattiamo i satanisti, cancellare città ucraine”

Un nuovo sostegno alle azioni di conquista che le forze russe stanno svolgendo in Ucraina, arriva dal leader ceceno Ramzan Kadyrov attraverso un messaggio Telegram: “La Russia sta conducendo una guerra contro i satanisti, e le città ucraine devono essere cancellate dalla faccia della Terra”. Nel frattempo arrivano testimonianze di armi russe che uccidono anche le persone in Birmania. A riferirlo è il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani, Tom Andrews che ha dichiarato: “Le armi russe utilizzate in Ucraina stanno uccidendo anche persone in Birmania, e i Paesi dovrebbero formare una coalizione per prendere di mira e fare pressione sulla giunta militare con sanzioni e un embargo sulle armi. La comunità internazionale dovrebbe coordinare i propri sforzi per prenderli di mira e collaborare per attuare queste misure”.

Mosca: “Kiev rifiuta negoziati”

Secondo quanto affermato quest’oggi, 27 ottobre, nel corso di un briefing, dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, riportato poi dall’agenzia di stampa Tass, il presidente Ucraino Zelensky vorrebbe scatenare una guerra nucleare a livello mondiale. Secondo la portavoce, Kiev potrebbe usare il nucleare per ricattare tutto l’occidente in modo da ottenere più aiuti a livello militare ed economico; la Russia, poi chiede ai paesi occidentali di far desistere l’Ucraina dall’usare una bomba sporca. Secondo quanto riporta la Tass anche il presidente Putin, durate un colloquio con il leader della Guinea-Bissau, avrebbe affermato che “Kiev rifiuta di negoziare per ordine degli Stati Uniti” e che “Mosca sarebbe pronta ad impegnarsi nelle trattative sulla base dei suoi interessi, al contrario dell’Ucraina”.

Atteso domani summit del Csto

Nella giornata di domani 28 ottobre, invece, Putin parteciperà in Video conferenza al summit del Csto, un’alleanza militare di cui fanno parte Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan e Tagikistan. Secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, lo scopo della riunione è quello di discutere di una missione avviata in Armenia lo scorso settembre, in seguito a degli scontri avvenuti al confine con l’Azerbaigian.

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