giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, bombe a Kherson: morta bimba di 9 anni. A Mariupol 22mila in fosse comuni. Giornalista francese ucciso a Severodonetsk

Un raid russo nell'oblast di Kherson ha causato la morte di una bimba di 9 anni e ne ha feriti altri 2. L'esercito ucraino ha avviato una controffensiva per tornare a impadronirsi dei territori occupati. Secondo l'Oms fino al 19 maggio ci sono stati in Ucraina 263 attacchi alla sanità. Peskov: "Niente colloquio trilaterale, solo conversazione tra Putin e Erdogan".

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L’aggressione russa sul suolo ucraino si sta concentrando principalmente sui territori delle repubbliche separatiste del Donetsk e del Lugansk, mettendo a ferro e fuoco in particolare la città di Severodonetsk. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, l’esercito di Putin ha sferrato un feroce raid aereo nell’oblast di Kherson, causando la morte di una bambina di 9 anni e ferendone altri 2. Pare che ieri ci sia stato un bombardamento russo sul villaggio di Myroliubivka, zona ormai per gran parte occupata dagli invasori, attacco confermato dall’ufficio del procuratore generale; sotto questa pioggia di bombe sono rimasti feriti un bimbo di 7 mesi e una di 5 anni. A Mariupol, città divenuta simbolo delle atrocità di questo conflitto, si torna a fare la conta delle vittime; dal 24 febbraio scorso circa 22mila persone hanno perso la vita, bilancio in continuo aumento. A darne notizia è il sindaco Vadym Boychenko mediante il canale Telegram del Consiglio Comunale, sottolineando che si scoprono quotidianamente nuove sepolture di massa nella zona. “Da metà aprile, gli occupanti hanno seppellito almeno 16mila residenti di Mariupol in fosse comuni vicino ai villaggi di Stary Krym, Mangush e Vynohradne e altre 5mila persone e più sono state sepolte dai servizi di pubblica utilità entro la metà di marzo”, ha aggiunto il primo cittadino.

Giornalista francese ucciso sotto le bombe a Severodonetsk

A Severodonetsk è stato ucciso l’ennesimo operatore dell’informazione: “Oggi il nostro veicolo blindato di evacuazione stava andando a prelevare 10 persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge delle granate hanno perforato la corazza dell’auto, una ferita mortale al collo è stata ricevuta da un giornalista francese accreditato che stava realizzando un servizio sull’evacuazione, un poliziotto di pattuglia è stato salvato da un elmetto”, così il governatore regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, citato dal Guardian. L’agenzia di stampa Ukrainska Pravda ha scritto su Twitter che dovrebbe trattarsi di Frédéric Leclerc Imhoff, giornalista del canale francese Bfm-tv. La foto del suo accredito stampa rilasciato dal ministero della Difesa ucraino è stata diffusa e condivisa da molti utenti sui social; tuttavia, al momento non sono arrivate conferme ufficiali riguardo alla sua identità.

Controffensiva ucraina a Kherson

A Kherson, città portuale nel sud del paese, l’esercito ucraino ha avviato una controffensiva per tornare a impadronirsi dei territori occupati dai russi. “Kherson resiste, siamo vicini”, si legge in un tweet dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine. Kherson è stata la prima grande area strategica a cadere dopo l’avanzata delle truppe russe 96 giorni fa. Il quartier generale militare di Kiev ha dichiarato in una nota ufficiale che le sue forze hanno sfondato una linea di difesa russa spingendola in un terreno meno favorevole; l’esercito di Zelensky sta minacciando le vie di rifornimento di Mosca bloccando i ponti sul fiume Dnipro.

Oms: 263 attacchi a sanità con 75 morti e 59 feriti

Altri 7 attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina al 30 maggio“, questo quanto riportato dall’ultimo bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su Twitter. Nel Paese le strutture di cura hanno subito ben “263 attacchi, che hanno avuto luogo tra il 24 febbraio e il 19 maggio e hanno causato 75 morti e 59 feriti. L’assistenza sanitaria non dovrebbe mai essere un obiettivo”, spiega l’Oms.

Cremlino: “No di Putin a colloquio trilaterale”

Il colloquio trilaterale previsto per oggi tra i leader Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Recep Tayyip Erdogan non avverrà. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa, ha affermato che ci sarà solamente una conversazione telefonica tra il presidente russo e il suo omologo turco. “Ci sono state molte domande da parte dei colleghi se potesse esserci una sorta di conversazione trilaterale. Abbiamo chiarito: no, parliamo di una conversazione tra Putin ed Erdogan, bilaterale”, ha detto Peskov quando i giornalisti gli hanno chiesto se la telefonata avrebbe visto la partecipazione del presidente ucraino, Vladimir Zelensky.

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