Sardar Azmoun, attaccante del Bayer Leverkusen, è sceso in campo in difesa delle donne in Iran, dopo i gravi episodi di violenza nell’ultimo periodo. Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando Mahsa Amini, una ragazza di 22 anni, è stata uccisa per aver indossato il velo in modo errato. Secondo un ultimo rapporto pubblicato dalle autorità, 41 persone sarebbero morte in nove giorni, mentre Iran Human Rights parla di un bilancio di 54 morti. Azmoun è stato il primo calciatore iraniano in attività a schierarsi al fianco delle donne del suo Paese.
Le parole di Azmoun sul suo profilo Instagram
Rischio di perdere Nazionale e Mondiali
Dopo il post di Azmoun, è scoppiato il caos tra i giocatori della Nazionale iraniana di calcio, Federazione iraniana di calcio e governo. L’Iran, infatti, si è qualificato ai prossimi Mondiali in Qatar, ma la divisione interna tra giocatori, federazione e governo avrebbe messo a rischio la stessa partecipazione al torneo. Da un lato ci sarebbero oltre che Azmoun, anche Alireza Beiranvand, Saman Qudous e Vahid Amiri, che rischiano di dover dire addio alla nazionale, mentre il secondo gruppo di calciatori, invece, più numeroso, avrebbe richiesto di allontanare i tre compagni di squadra, proprio per evitare di compromettere la partecipazione al Mondiale. Nonostante la bufera mediatica, Azmoun è sceso in campo con la nazionale iraniana in un’amichevole con il Senegal, finita 1-1, segnando il gol del pareggio. Al termine del match, non è stata rilasciata nessuna dichiarazione né da parte dei giocatori, né dello staff, né dalla Federcalcio iraniana.