mercoledì, 8 Maggio 2024

Caro energia, Europa discute su nuove misure: ancora dubbi su price cap. Italia studia una piano B

Mentre la Commissione europea sta discutendo le nuove misure da adottare per affrontare il caro energia e calmierare il prezzo del gas, in Italia si valutano altre strade. Cingolani: "Molto difficile imporre i risparmi".

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Il collegio dei commissari europei a Strasburgo ha acceso oggi, 13 settembre, i riflettori sul pacchetto anticipato la settimana scorsa in materia di risparmio energetico. L’Ue infatti sta discutendo le misure da adottare per affrontare il caro energia e calmierare il prezzo del gas. Si parla di tetto ai ricavi delle imprese che producono energia a basso costo, contributo di solidarietà per l’Oil & Gas e sostegno alla liquidità delle multiutilities. Nonostante l’importanza del nuovo pacchetto, la Commissione ha deciso di non indire una conferenza stampa in cui illustrare le strategie, dato il discorso di Ursula von der Leyen sullo Stato dell’Unione. Quindi solo una “discussione” sulle misure in tema di energia, che verranno approvate “più tardi”. Oggi contrariamente a quanto accade di solito, non ci sarà alcun “readout” dopo l’incontro della Commissione, che appare in notevole difficoltà sulle decisioni da prendere in materia.

Taglio complessivo dei consumi e consumi giornalieri ridotti

Secondo alcune indiscrezioni pubblicate da Bloomberg News, le misure che la Commissione si accinge a varare includerebbero due obiettivi in materia di energia: uno relativo al taglio complessivo dei consumi e un altro vincolante per ridurre la domanda durante le ore in cui questa è al massimo. In sostanza, un’azione che comporta di selezionare 3-4 ore per ogni giorno della settimana in cui i consumi andranno ridotti. Si aspetta anche un cap ai ricavi in eccesso delle compagnie energetiche che producono da fonti diverse dal gas, studiato in modo da non mettere a rischio i piani e gli investimenti in essere.

Governo italiano pensa a un piano B per separare l’energia dal prezzo del gas

Sono per ora solo dubbi tecnici quelli espressi del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. L’Italia vuole rispettare i parametri europei di risparmio energetico. Per il gas si intende raggiungere sia l’obiettivo obbligatorio fissato a luglio di un taglio del 7%, sia quello volontario del 15%. Ma resta ancora da valutare il consumo di elettricità, a ridosso della discussione che si aprirà a Bruxelles sulla proposta della Commissione. “Molto difficile imporre i risparmi” commenta Cingolani. Intanto l’esecutivo sta lavorando a un meccanismo nazionale per acquisti a tariffe calmierate attraverso il Gse Gestore Servizi Energetici. Il provvedimento dovrebbe arrivare la settimana prossima. Intanto è ormai vicina l’intesa sul Superbonus e si sta trattando per sbloccare il decreto Aiuti che oggi il Parlamento deve votare. “Con le rinnovabili non riusciremo a mandare avanti la seconda manifattura in Europa per sempre, l’unica alternativa con l’uscita dal carbone e dal gas è il nucleare” così prosegue il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che torna ad aprire la strada all’energia atomica di nuova generazione.

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