sabato, 27 Aprile 2024

Migranti, in 6 morti di fame e sete su un barcone: tra questi 2 bambini. UNHCR: “Tragedia inaccettabile”

Ieri sono sbarcati a Pozzallo 26 rifugiati siriani. Nel tragitto, però, in 6 avrebbero perso la vita. Tra questi, due bambini di uno e due anni, un adolescente e tre adulti, morti a bordo dell'imbarcazione di fame e di sete.

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Nella giornata di ieri, 12 settembre, 26 rifugiati siriani sono sbarcati a Pozzallo, in Sicilia. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), molti di loro presentavano condizioni di salute estremamente gravi, tra cui pesanti ustioni. Nel tragitto, ennesimo viaggio della speranza, in 6 avrebbero perso la vita. Tra questi, due bambini di uno e due anni, un adolescente e tre adulti, presumibilmente deceduti a bordo dell’imbarcazione di fame e di sete.

Le vittime e i sopravvissuti, spiega l’UNHCR, si trovavano su un barcone alla deriva nel Mediterraneo centrale da diversi giorni, prima che arrivasse a soccorrerli una nave della Guardia Costiera Italiana. Oltre ai due bambini, sarebbero morti un dodicenne e tre donne, tra cui la nonna e la madre di alcuni bambini che invece sono sopravvissuti. Soltanto nel 2022 sono oltre 1.200 le persone morte o disperse nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e raggiungere l’Europa.

UNHCR: “Tragedia inaccettabile. Il soccorso in mare è un imperativo umanitario”

“Questa tragedia, e il fatto che il gruppo di persone abbia trascorso diversi giorni alla deriva prima di essere soccorso, è inaccettabile. Il soccorso in mare è un imperativo umanitario saldamente radicato nel diritto internazionale ma, allo stesso tempo, è necessario fare di più per ampliare i canali sicuri e regolari, e crearne di nuovi per fare in modo che le persone in fuga da guerre e persecuzioni possano trovare sicurezza senza mettere ulteriormente a rischio le loro vite”, ha detto la rappresentante UNHCR in Italia, Claudia Cardoletti. 

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