Ancora un quarto posto. Dopo la medaglia di legno di Sara Fantini nel lancio del martello, anche Gianmarco Tamberi accarezza la possibilità del podio mondiale ma non raggiunge l’obiettivo. Non si sblocca lo zero nel medagliere per la nazionale italiana che vede paventarsi lo spettro del fallimento ad appena un anno da Tokyo. Da Gimbo non potevamo aspettarci di più: delle sue condizioni fisiche e delle sue difficoltà si è parlato ampiamente negli scorsi giorni, nonostante ciò il capitano azzurro è andato vicinissimo all’impresa, dimostrando grande orgoglio.
Tamberi ha così commentato l’esito della finale: “C’ho messo il cuore, come avevo promesso. Tornare con la medaglia di legno brucia, ma poteva andare molto peggio, viste le condizioni in cui mi sono presentato qui, è un Mondiale positivo per me”. A negargli il bronzo nella gara poi vinta dall’inarrivabile Barshim, l’ucraino Protsenko, prossimo avversario all’Europeo di Monaco, con il quale Tamberi si è complimentato: “Mi spiace perché perdere una medaglia così brucia, ma se proprio dovevo farlo, allora sono contento che ci sia riuscito Protsenko, loro hanno bisogno più di noi di una speranza. Ora Monaco, anche se, ad essere sincero, la testa l’avevo solo sul Mondiale”.
Vallortigara e gli altri italiani
Elena Vallortigara proverà nella notte a guadagnare un posto tra le migliori al mondo. Dopo la prova di forza nelle qualificazioni (percorso netto fino a 1,93) la trentenne di Schio punta a ripetersi in finale. Dovrà vedersela in particolare con l’ucraina Mahuchikh e con la connazionale Gerashchenko. Nella scorsa notte discreta prova di Ahmed Abdelwahed nei 3000 siepi, chiusi al dodicesimo posto. Buone notizie arrivano dai 200 dove Filippo Tortu vince la sua batteria qualificandosi alle semifinali in programma stanotte. Fuori invece l’altro campione olimpico nella staffetta 4×100 Fausto Desalu. In campo femminile passaggio del turno nei 200 per Dalia Dakkari, mentre Daisy Osakue va subito fuori nel lancio del disco.