sabato, 20 Aprile 2024

Mondiali di atletica, è la notte di Tamberi. Ponzio delude, bene Fantini

Alle 2:45 occhi puntati sul campione olimpico, alla ricerca dell'ennesima impresa. Dopo 3 giornate di gara siamo ancora a zero medaglie. Intanto il presidente della Fidal Mei e il mister Paolo Camossi difendono Marcell Jacobs dopo il ritiro del centometrista.

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Gianmarco Tamberi va a caccia dell’impresa. Dopo aver guadagnato la qualificazione per la finale all’ultimo salto, Gimbo prova a conquistare il podio nella rassegna iridata. La missione non è delle più semplici, viste le condizioni nelle quali il campione di Tokyo è arrivato all’appuntamento di Eugene, ma è vietato arrendersi. I favoriti per la medaglia d’oro sono Barshim e Woo. Alle 4:20 ore italiane è in programma la finale dei 3000 siepi con Ahmed Abdelwahed, mentre qualche ora prima due degli eroi della staffetta 4×100 di Tokyo (Tortu e Desalu) saranno impegnati nelle batterie dei 200. A completare il programma per i colori azzurri Daisy Osakue e Dalia Kaddari, impegnate rispettivamente nel lancio del disco e nei 200m femminili.

La giornata di ieri

Dopo tre giornate di gara nessuna gioia per l’Italia, ancora a quota zero nel medagliere. Nick Ponzio, sul quale poggiavano buona parte delle aspettative dopo l’ottimo terzo posto nelle qualificazioni, non va oltre la nona posizione. Sfiora invece il podio nel lancio del martello Sara Fantini, addirittura seconda dopo i primi due turni. La parmense chiude quarta senza alcuna recriminazione. Tris di eliminazioni nei 400 dove Re, Scotti e Mangione non superano le batterie.

Tutti con Jacobs

Fa ancora rumore invece il ritiro di Marcell Jacobs dalla manifestazione. A difesa dell’atleta delle Fiamme Oro si sono schierati il presidente federale Mei e il coach Paolo Camossi. Questo il commento del numero uno della Fidal: “Jacobs ha dimostrato un coraggio notevole. Ha voluto fortemente provare a onorare l’impegno, ci ha provato fino all’ultimo momento. Questa per me è una grande dimostrazione di serietà e attaccamento alla maglia azzurra. La vita di un atleta è fatta di momenti positivi ed altri negativi. Ed anche un piccolo problema può impedire il rendimento di una macchina così sofisticata come il corpo di un atleta. È fin troppo ovvio che mi dispiaccia, il fatto di non rivedere Jacobs in pista. Ma condivido certamente la scelta di non rischiare, per evitare di compromettere definitivamente la stagione”. L’allenatore ha aggiunto: “Non è stato facile, fino all’ultimo secondo abbiamo valutato il da farsi. Prima dei Mondiali abbiamo lavorato bene, i dolori erano andati via, ma sapevamo che l’incognita sarebbe stata l’alta intensità. In batteria Marcell ha sentito una fitta all’adduttore che gli ha impedito di essere se stesso: da ieri sera si è sottoposto a tutta la fisioterapia necessaria, poi stamattina si è svegliato indolenzito. L’ecografia ha manifestato una contrattura e sappiamo che compromettere l’adduttore vorrebbe dire finire la stagione. Chi ha deciso per la rinuncia? L’ultima parola è stata del gruppo azzurro”.

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