Il presidente russo Vladimir Putin nel colloquio avuto con il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha sottolineato che l’Ucraina deve sminare i porti il prima possibile per consentire il passaggio delle navi. Sull’agenzia di stampa Tass si legge: “Putin ha definito infondati i tentativi di trasferire a Mosca la responsabilità della crisi alimentare globale e ha indicato le vere ragioni di questa situazione”. Lo si legge in una nota del Cremlino. Il colloquio tra i massimi esponenti di Russia e Austria ha portato ad un approfondito scambio di opinioni su questioni relative alla sicurezza alimentare globale. Il presidente della Federazione russa ha accusato l’Ucraina di “sabotare” il processo negoziale tra i due paesi. Putin ha anche informato Nehammer delle azioni che la Russia stava intraprendendo per garantire un passaggio sicuro per le navi nel Mar d’Azov e nel Mar Nero, si legge in una dichiarazione rilasciata dal Cremlino.
Russia-Austria, accordo raggiunto sul gas
Oltre alla crisi alimentare e al conflitto con l’Ucraina, Putin e Nehammer hanno discusso per quanto riguarda i loro rapporti commerciali sulle forniture di gas. Il capo del Cremlino ha confermato che “la Russia intende rispettare gli obblighi contrattuali per le forniture di gas naturale all’Austria”.
Zelensky: “Tonnellate di grano bloccate, la Russia ostacola le rotte”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere che quasi la metà delle esportazioni di grano dell’Ucraina sono, in questo momento, bloccate. “La Russia continua ad ostacolare le principali rotte di esportazione del Paese, attraverso il Mar Nero e il Mar d’Azov”, ha sostenuto Zelensky, definendo la situazione come “una potenziale catastrofe per la sicurezza alimentare globale”.
“Oggi 22 milioni di tonnellate di grano sono tenute nei silos: non possiamo fornirli ai mercati internazionali, dove sono necessari proprio in questo momento“, così il presidente ucraino, rivolgendosi ad un gruppo di esperti indonesiano di politica estera in un forum online. “A luglio, quando molti Paesi esauriranno le scorte del raccolto dell’anno scorso: sarà evidente che la catastrofe sta davvero arrivando”, ha concluso.