Nascosti tra le rocce, in un’area ai piedi dell’Aspromonte tra i comuni di Caraffa del Bianco e Bruzzano Zeffirio in provincia di Reggio Calabria. In quel luogo impervio sono stati rinvenuti due lanciarazzi anticarro e relative munizioni, la scoperta da parte dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. Le armi, di chiara provenienza clandestina, sono state sottoposte a sequestro.
Due lanciarazzi anticarro carichi e funzionanti, nascosti tra le rocce di un’area rurale pre-aspromontana compresa tra Caraffa del Bianco e Bruzzano Zeffirio, sono stati trovati dai #Carabinieri Cacciatori “Calabria” durante un rastrellamento pic.twitter.com/Pi9AGu1x3c
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) February 17, 2022
La scoperta delle armi
I Carabinieri giunti in un terreno incolto e di libero accesso, si sono insospettiti di un cumulo di sassi coperto da fitta vegetazione, situato nelle vicinanze di un rudere. Sollevate le prime pietre, i militari hanno intravisto un tubo in polivinilcloruro di colore arancione, al cui interno hanno trovato due lanciarazzi M80 “Zolja” perfettamente funzionanti, ambedue caricati da munizioni da 64 millimetri. Sul luogo della scoperta, sono sopraggiunti di seguito anche i Reparti specializzati del Comando Provinciale di Reggio Calabria. Gli artificieri, dopo aver messo in un primo momento in sicurezza l’area, hanno distrutto i due razzi tramite brillamento, un metodo di accensione ed esplosione utilizzato per mine e altre cariche esplosive. Secondo le Forze dell’Ordine intervenute, non si tratta di un caso isolato.
Il lavoro dei Cacciatori di Calabria
Prosegue dunque la ricerca di altri siti in cui sono collocati armamenti clandestini e – da questo punto di vista – il lavoro del Cacciatori di Calabria sarà fondamentale. Un gruppo militare specializzato che conosce le aree rurali e più impervie dell’Aspromonte, con l’abilità e l’intuito di scovare, nei nascondigli naturali più impensabili, armi, munizioni e sostanze stupefacenti.