Donne stuprate, uccise, umiliate. Episodi, questi, all’ordine del giorno che continuano a costituire un campanello d’allarme per tutte quelle compagne, mogli, ragazze che finiscono, il più delle volte, per trasformarsi in vittime inermi e passive, per mano di uomini rabbiosi e truculenti. Se da un lato le nuove tecnologie cercano di fornire una valida soluzione per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, dall’altro la paura cresce in maniera esponenziale e, anche una semplice passeggiata all’aria aperta, può trasformarsi in un ennesimo episodio di sopruso.
Venerdì scorso una 60enne residente a Gatteo Mare, nel Cesenate, ha denunciato di essere stata immobilizzata e successivamente violentata brutalmente mentre passeggiava vicino alla sua abitazione, in prossimità del fiume Rubicone, tra un quartiere residenziale e la spiaggia, precisamente nelle vicinanze dei giardini Don Guanella. Dopo la violenza è riuscita a chiamare il 118 ed è stata trasportata all’Ospedale Bufalini di Cesena, dove i medici avrebbero confermato lo stupro. Le Forze dell’Ordine starebbero visionando le telecamere di videosorveglianza della zona per cercare di risalire all’identità dell’uomo.