Erano oltre 10mila, non tutti intenzionati a manifestare in maniera pacifica, come quel 18enne trovato in possesso di coltelli, forbici e cacciaviti, o quel 61enne già destinatario di Daspo urbano, o come quel gruppo che ha cercato di deviare il corteo verso la sede della Cgil. La manifestazione dei No Green pass di ieri a Milano ha vissuto momenti di tensione e cariche di alleggerimento della Polizia, con gli agenti impegnati a evitare che il corteo raggiungesse obiettivi sensibili. Così, mentre a Roma scendeva in pizza la marea rossa a sostegno della Cgil dopo gli scontri della settimana scorsa, per il tredicesimo sabato consecutivo i “No green pass” milanesi si sono ritrovati in piazza Fontana, nonostante la mancanza di autorizzazioni.
Pesanti i disagi alla circolazione del centro cittadino, circonvallazione interna completamente bloccata per ore e i mezzi di superficie fatti deviare. In 5 ore il corteo ha attraversato due volte il centro della città; in tre occasioni, a Porta Venezia, in Largo La Foppa e in via Borgogna, ci sono stati contatti con le Forze dell’Odine, costrette a cariche di alleggerimento, come quando un gruppo di anarchici ha preso la testa del corteo e i manifestanti hanno tentato di raggiungere la sede della Cgil in Corso di Porta Vittoria, tentativo bloccato e respinto. Oppure quando gli stessi anarchici hanno guidato una parte del corteo verso la Regione Lombardia, anche in questo caso senza successo grazie alla Polizia. Il bilancio finale parla di 16 persone identificate, 9 accompagnate in Questura per valutare la loro posizione e un manifestante arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Tra i 9 accompagnati, un 61enne già destinatario di un avviso orale di un Daspo urbano, un 18enne trovato in possesso di coltelli, forbici e cacciaviti.
