venerdì, 26 Aprile 2024

Green pass, errori e blocchi nel sistema di rilascio: Italia nel caos

Le associazioni dei consumatori sul piede di guerra per denunciare problemi ed errori nel sistema di rilascio delle certificazioni green pass, da oggi obbligatorie per accedere ad un gran numero di servizi essenziali.

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Italiani nel caos a causa di errori nel sistema di rilascio delle certificazioni green pass, da oggi obbligatorie per accedere ad un gran numero di servizi essenziali. Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori: “Stiamo ricevendo numerose segnalazioni da parte di cittadini che, pur essendosi regolarmente vaccinati, non riescono ad ottenere il green pass. Una situazione estremamente grave perchĂ© a fronte di un gesto di responsabilitĂ  da parte degli italiani che si sono sottoposti al vaccino, lo Stato non mantiene le promesse e non consente loro di accedere ai servizi per i quali è obbligatorio il Green pass“, afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi, denunciando casi di cittadini che, pur avendo ricevuto entrambe le dosi di vaccino, non riescono ad ottenere il proprio Green Pass a causa di un errore del sistema. La conseguenza è che gli è impedito l’accesso a servizi come trasporti, ristoranti, musei, palestre, ed altri.

Un esempio di mala-burocrazia sanitaria che viola i diritti basilari del cittadino, impedendogli di circolare liberamente e di fruire di tutti i servizi che prevedono il Green Pass”, spiega il presidente del Codacons, “Abbiamo deciso di presentare una diffida urgente a Regione Lazio e Ministero della salute e, se il disservizio non sarĂ  risolto entro pochi giorni, avvieremo una causa risarcitoria in Tribunale contro la Pubblica Amministrazione per gli enormi danni arrecati all’utente“.

Problemi nel rilascio del green pass anche per una docente di Bologna che, nonostante abbia ricevuto le due dosi di vaccino, non si vede riconosciuto il certificato: non potrĂ  quindi tornare a lavoro, viaggiare e utilizzare tutti i servizi che prevedono Green pass. In questo caso è intervenuta l’associazione Consumerismo No Profit, alla quale la donna si è rivolta per tutelare i propri diritti, pronta a denunciare Regione Emilia Romagna e Usl per danni materiali e morali, dopo inutili i numerosi tentativi di contattare il Ministero della salute e gli altri numeri messi a disposizione degli enti pubblici.

L’associazione di consumatori Consumerismo No profit stima che siano migliaia in Italia i casi problematici, con Green pass ‘fantasma’, Qr Code illeggibili e altre difficoltĂ  nell’ottenere la certificazione.

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