In seguito ad una segnalazione per un’accesa lite in un appartamento, gli Agenti, giunti sul posto, hanno trovato una donna in lacrime con ematomi in volto e lividi alle braccia. La giovane ha riferito di aver discusso animatamente col compagno che non accettava, assolutamente, l’idea di essere lasciato. Per persuaderla l’aveva strattonata e spinta fortemente.
La donna è una cittadina ucraina di 31 anni che, mentre si dirigeva in Questura per la denuncia, è stata raggiunta da un uomo di origini albanesi, in evidente stato di alterazione psicofisica, che ha iniziato ad urlarle contro. Anche gli agenti sono stati colpiti con pugni, calci e testate.
Giunta in soccorso, un’altra Volante ha arrestato l’uomo, il quale continuava a sferrare colpi all’interno dell’auto: per calmarlo è stato necessario l’intervento del 118. L’uomo, in realtà, era agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia, evasione e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’Autorità Giudiziaria ha disposto il suo arresto per i reati di lesioni, violenza, resistenza, minacce gravi a Pubblico Ufficiale, evasione e trasportato in carcere.