Rubin Talaban, 41 anni, è uscito dal carcere in anticipo per buona condotta. Era stato condannato per aver sfregiato con l’acido il volto dell’avvocata Lucia Annibali. L'uomo si trova in Albania e non potrà rientrare in Italia per 10 anni.
Con il precedente ammonimento notificatogli e la nuova denuncia sporta dalla donna, l’uomo è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, ora si trova in carcere.
L'uomo è gravemente indiziato di aver adescato delle bambine con la scusa di giocare nascondino, averle portate in un garage o un camper, costrette a vedere video porno e sottoposte a violenza sessuale.
Il 50enne ha continuato imperterrito nella sua condotta vessatoria a danno della moglie e dei figli nonostante il divieto di avvicinamento dalla casa familiare scattato per ben due volte. Per lui si sono spalancate le porte del carcere.
I tre agenti della Penitenziaria, ora arrestati, avrebbero non solo permesso l'aggressione, ma anche aperto la cella della vittima agli aggressori, prendendo parte attivamente alla dinamica del reato.
La revisione legislativa vieterà anche di esprimere opinioni contrarie all'ideologia dello Stato indonesiano, e gli insulti rivolti al presidente e alle istituzioni nazionali.
La ragazzina, oggi 14enne, ha avuto il coraggio di denunciare il papà per le violenze subite, prima alla madre e dopo alla Polizia. La piccola avrebbe subito abusi sessuali e psicologici dalla tenera età di 5 anni. L'uomo è finito in carcere.
La situazione nelle carceri italiane si conferma drammatica, i casi di suicidi tra i detenuti sono ormai quasi all'ordine del giorno. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria punta i riflettori anche sulle condizioni del personale.
Il 65enne avrebbe seguito sul treno la 17enne alla stazione, per poi sedersi accanto a lei e provare a baciarla con la forza, mettendole le mani sul collo e sulle cosce. L'uomo è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione.
Dopo la prima denuncia, il 50enne avrebbe continuato imperterrito nella sua condotta vessatoria, scrivendole in continuazione, pedinandola, insultandola e danneggiando la sua automobile. La donna ha sporto così una seconda denuncia.