venerdì, 26 Aprile 2024

Draghi a Bruxelles: “Accelerare sui vaccini, continuare a donare a Paesi poveri”

Mario Draghi, al termine del summit a Bruxelles, soddisfatto per la campagna vaccinale in Europa sottolinea che è necessario accelerare e contribuire al Covax.

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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi si dice “soddisfatto” per come procede la campagna vaccinale in Europa. Un ritmo incessante che “deve continuare ad accelerare anche in estate“. Il Presidente, in conferenza stampa al termine del summit a Bruxelles, aggiunge: “Noi abbiamo ricevuto molti complimenti per come abbiamo organizzato il summit sulla salute e anche per i contenuti del summit, i progressi che sono stati fatti“.

Il presidente del Consiglio sottolinea che l’Ue punta a condividere entro quest’anno “100 milioni di dosi” di vaccini anti Covid con i Paesi a basso reddito, dove la situazione sotto il profilo dell’immunizzazione continua ad essere “critica”, ma la vera novità è quella annunciata dalle grandi case farmaceutiche, che promettono almeno un miliardo di dosi di vaccino a prezzo di costo ai Paesi a basso reddito e a prezzi contenuti a quelli a medio reddito.

Abbiamo passato in rassegna – afferma Draghi – la situazione della vaccinazione nei Paesi più poveri, dove la situazione continua ad essere critica. Covax, che è il nostro strumento principale, finanziato in modo molto significativo, ha come maggior fornitore di vaccini il Serum Institute indiano, che oggi è chiuso. Quindi diventano, almeno per il momento, cruciali le dosi offerte di vaccino, la condivisione delle dosi che vari Paesi stanno facendo. L’Europa punta a condividere 100 milioni di dosi, gli Usa sono a 80 milioni, l’Italia ne ha offerte 15 milioni“.

Il premier spiega poi che tra i capi di Stato e di governo dell’Ue c’è “accordo completo” sulla necessità di rimuovere, a livello globale, qualsiasi “blocco” alle esportazioni di vaccini contro il Covid. “Ora la priorità sul fronte delle relazioni internazionali per quanto riguarda i vaccini, e su questo c’è accordo completo – dice Draghi – è eliminare ogni blocco alle esportazioni. L’Europa esporta più o meno quanto consuma, mentre Usa, Regno Unito e altri Paesi non permettono alcuna esportazione“.

E tratta anche la “questione migranti”: “Continueremo ad affrontare il problema da soli fino al prossimo Consiglio europeo, sta a tutti noi prepararlo bene per arrivare a una soluzione efficace e nel segno della solidarietà“.

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