venerdì, 26 Aprile 2024

Caso Protasevich, Della Vedova: “Aereo a Vilnius senza il giornalista, gravità inaudita”

Il blogger bielorusso arrestato a Minsk rischia ora 15 anni di carcere o la pena di morte. Era inserito nella lista del K.G.B.

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“L’aereo Ryanair è atterrato a Vilnius senza Roman Protasevich e senza la sua ragazza. Un’operazione di gravità inaudita che non può passare impunita”. Ad annunciarlo è il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova su Twitter.

Ieri le autorità bielorusse avevano costretto un aereo della compagnia Ryanair, partito da Atene e diretto a Vilnius, a deviare la rotta e atterrare a Minsk per poter arrestare il giornalista di opposizione Roman Protasevich che si trovava a bordo.

“Questo apparente atto di pirateria aerea è agghiacciante. L’Unione Europea e il resto del mondo devono reagire senza indugio e chiedere l’immediata liberazione di Roman Protasevich” dichiara Amnesty International. Secondo Marie Struthers, direttrice di AI per l’Europa orientale e l’Asia centrale, non c’è dubbio che le autorità di Lukashenko abbiano usato il pretesto di una minaccia di bomba per costringere un aereo che volava sui territori dell’Unione europea con l’unico scopo di arrestare il blogger 26enne “che volevano assolutamente mettere a tacere”.

Roman Protasevich, il giornalista che fino allo scorso settembre ha guidato NEXTA e NEXTA Live, i più importanti canali Telegram dell’opposizione al governo di Alexander Lukashenko, rischierebbe la pena di morte se venisse accusato e condannato per terrorismo. Il K.G.B. bielorusso, principale agenzia di sicurezza del governo, aveva inserito, lo scorso novembre, il nome di Stsyapan Putsila e Protasevich nell’elenco dei terroristi dopo che il blogger aveva denunciando le irregolarità e i brogli elettorali che avevano portato alla rielezione del presidente (in carica dal 1994). I due giornalisti sono stati anche accusati di istigazione a rivolte di massa, grave violazione dell’ordine pubblico e istigazione all’odio sociale contro funzionari pubblici e forze dell’ordine, reati puniti con la reclusione fino a 15 anni.

 

 

 

 

 

 

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