venerdì, 26 Aprile 2024

Migranti, sostegno all’Italia dall’Europa

La commissaria Ue agli Affari Interni Ylva Johansson "Sto contattando i governi dell’Unione per mettere in piedi un sistema di ridistribuzione volontario e provvisorio"

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L’appello dell’Italia all’Europa non è rimasto inascoltato. Con l’arrivo della primavera, come ogni anno, sono aumentati gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. Due settimane fa, nel giro di pochi giorni, l’hotspot di Lampedusa era nuovamente al collasso.

Da lì, la richiesta delle parti politiche di affrontare la questione migranti in maniera sistematica, non più come un’emergenza e con il sostegno dei Paesi dell’Unione Europea. “La dimensione dei flussi migratori richiede uno sforzo corale. La comunità internazionale deve intensificare i propri sforzi“. Aveva detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, lo scorso 17 maggio a Vienna, durante la Commissione ONU per la prevenzione della criminalità.

Migranti, Cartabia all’ONU: “Italia in prima linea ma è necessario intensificare gli sforzi”

Nel corso dell’ultimo vertice europeo dei ministri degli Interni, la ministra Lamorgese aveva nuovamente auspicato un impegno in tal senso. Inizialmente nessun Paese si era fatto avanti.

Ieri, sono arrivate le prime dichiarazioni di Ylva Johansson, commissaria Ue agli Affari Interni. “Stiamo già parlando con le autorità libiche e con il governo ad interim di Abdel Hamid Dbeibah. Ci sono riscontri e opportunità positive. Sono pronta a impegnarmi per esplorare la possibilità di chiudere un nuovo accordo con la Libia”.

“Sto contattando i governi dell’Unione per mettere i piedi un sistema di ridistribuzione volontario e provvisorio per aiutare l’Italia ad affrontare l’estate. È fondamentale che l’Italia riceva la solidarietà europea. Abbiamo imparato che la ridistribuzione volontaria non è abbastanza. Dunque, l’approvazione della riforma delle politiche migratorie con i ricollocamenti obbligatori è essenziale”.

Si terrà oggi, in Tunisia, l’incontro tra la ministra Lamorgese, Ylva Johansson e il presidente della Tunisia Kaid Saied. Si discuterà di un accordo globale che da un lato consenta al Paese di riprendersi dalla forte crisi economica causata dal Covid, dall’altro “per fornirgli le risorse per contrastare i trafficanti di esseri umani”.

Intanto, Sassoli chiede di discutere di migranti alla riunione degli ambasciatori Ue (Coreper),che si terrà il 24 e 25 maggio. “Oggi ho ascoltato le Ong che lavorano ogni giorno nel Mediterraneo. Le vite umane devono essere la nostra priorità. L’Europa deve preparare un’importante iniziativa di salvataggio in mare. Euna politica di accoglienza comune, degna della sua storia”. Così via Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

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