La nonna era al corrente degli abusi che un suo coetaneo, un 73enne, perpetrava nei confronti delle due nipoti. I due anziani sono ora ai domiciliari a seguito di un provvedimento emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Procura del capoluogo. La nonna è accusata di tentata estorsione, l’uomo di prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico ai danni di due sorelle.
Le indagini della Polizia erano partite lo scorso settembre, quando una delle due minori aveva tentato il suicidio nei pressi della stazione ferroviaria della città di Paola, esasperata dai pettegolezzi riguardanti presunti rapporti sessuali avuti con anziani.
Dopo l’interessamento dei servizi sociali, sono cominciate le ricerche dalle quali è emerso che l’anziano era solito avere rapporti a pagamento con la ragazza, una consuetudine che è andata avanti anche quando è diventata maggiorenne e che ha visto coinvolta la sorella minore che si era trasferita con lei. Le intercettazioni, i pedinamenti e le perquisizioni hanno documentato le modalità degli incontri e degli abusi. L’anziano induceva le vittime a realizzare scatti intimi che si faceva inviare sul cellulare. Aveva anche chiesto alla madre delle due sorelle di poter avere fotografie della terza figlia, una bambina di 5 anni.
La nonna, convivente delle due ragazze, era al corrente dei fatti: non solo permetteva che l’anziano abusasse delle nipoti, ma aveva anche pensato ad un vero e proprio tentativo di estorsione ai danni dell’uomo. Gli avrebbe chiesto del denaro per fingere di non sapere nulla e non compromettere la sua posizione; davanti alla reazione del coetaneo, l’avrebbe minacciato.