Un bimbo di 2 anni è precipitato quest'oggi dal balcone al terzo piano di un palazzo in provincia di Monza. Le dinamiche dell'incidente sono ancora da chiarire ma sembra che il bimbo abbia scavalcato da solo il davanzale.
È un gatto la causa di una lite tra marito e moglie terminata con un accoltellamento nei confronti della donna, avvenuto lo scorso 30 luglio nel Cremonese. Attualmente la vittima si trova in ospedale nel reparto di terapia intensiva, mentre il marito è stato condotto in carcere.
Lo scorso 22 luglio, due cittadini tunisini hanno legato un 34enne ad un tavolo con il fil di ferro e successivamente lo hanno riempito di calci pugni e bastonate dopo averlo scambiato per un ladro.
Questa mattina due uomini, di cui uno armato di taglierino, hanno fatto irruzione nell'Ufficio Postale di Bagno a Ripoli riuscendo a farsi consegnare dagli addetti 690 euro in contanti.
I Carabinieri hanno arrestato due cittadini albanesi fermati a un posto di blocco. Nella loro auto hanno trovato oltre 6mila euro in contanti e una scatolina contenente 13 dosi di cocaina.
Nella serata di ieri i Vigili del Fuoco sono intervenuti all'interno di una proprietà, in provincia di Alessandria, per recuperare il corpo di un 82enne caduto all'interno del pozzo nel tentativo di controllare il livello dell'acqua di irrigazione.
Nella serata di ieri due persone sono morte a seguito di uno scontro frontale tra auto. Carlo e Manuela Vignal, padre e figlia, hanno perso la vita a bordo della Fiat Bravo, mentre il 50enne torinese alla guida della Fiat Strada è stato ricoverato in gravi condizioni.
Due ragazzi, di 28 e 30 anni, hanno perso la vita ieri sera in un incidente stradale a Cirò Marina. A bordo di una delle auto coinvolte, c'era una terza persona che è rimasta gravemente ferita.
Secondo indiscrezioni, la ragazza negli ultimi tempi usciva con un gruppo di ragazzi più grandi di lei, di nazionalità rumena e queste frequentazioni preoccupavano la madre. Forse è proprio con loro che chattava la sera in cui è uscita di casa senza farvi più ritorno.
Sono stati rinviati a giudizio 21 genitori di bambini con età compresa tra i 2 e i 14 anni che avevano pagato un medico compiacente per farsi fornire falsi certificati vaccinali ed eludere l'obbligo per la frequentazione della scuola