A Napoli, la Guardia di Finanza e la Squadra mobile hanno scoperto il racket 2.0. In manette sono finite 31 persone appartenenti o che avrebbero favorito il clan degli Amato Pagano di Secondigliano. La vittima poteva pagare il pizzo con bonifico ed usare la ricevuta per "scaricare" la spesa.
Fino a ieri sera si parlava dei primi indagati. Poi, nella notte, la decisione del Pubblico Ministero. Sono scattati tre fermi nei confronti del gestore della ferrovia Luigi Nerini e di due altri responsabili. Secondo l'accusa, il loro gesto fu consapevole nella non rimozione del forchettone che disattiva i freni, per evitare un blocco manutentivo.
Le indagini hanno evidenziato elementi di colpevolezza a carico dei 17 indagati, coinvolte 16 imprese tra Liguria, Piemonte, Calabria e Veneto, oltre a cinque all’estero, tra Bulgaria e Gran Bretagna.