Ci sono notizie contrastanti sull'identità delle stesse vittime: secondo i testimoni tra le persone uccise ci sono un civile e due combattenti islamici, mentre, secondo la versione del Dipartimento dell'informazione e della cultura, le vittime sono civili.
In una nota dell'Onu si apprende la preoccupazione per la mancata riammissione delle ragazze nelle scuole in Afghanistan: "È fondamentale che tutte siano in grado di riprendere la loro istruzione senza ritardi".
Oggi con l'annuncio del ministro Abdul Baqi Haqqani la promessa fatta qualche settimana alle donne fa viene meno. Le scuole riapriranno ma solo per i maschi, le studentesse resteranno a casa.
Con gli hashtag #DoNotTouchMyClothes e #AfghanistanCulture, è partita la rivoluzione delle donne afghane contro i talebani e il burqa, in difesa delle tradizioni afghane.
In base alle dichiarazioni del ministro, "l'Emirato islamico farà del suo meglio per fornire questo aiuto alle persone bisognose in modo del tutto trasparente".
Le Università si svuotano: "Non ci sono né professori né studenti. Vengono solo in pochi, siamo preoccupati per il futuro". Ritorna in funzione l'Aeroporto di Kabul con l'atterraggio del primo volo commerciale.