Il Presidente della Republica, Sergio Mattarella, dal 13 al 16 marzo sarĂ in Africa per la sua quinta missione da quando è Presidente d’Italia.
Impegni istituzionaliÂ
 I suoi impegni istituzionali iniziano oggi con l’incontro del suo omologo, il presidente keniota William Ruto e la firma del libro d’onore nella State House, dopo ci sarĂ un colloquio fra i due e la firma di accordi bilaterali. Verso il mezzogiorno è prevista una conferenza stampa. Mercoledì il presidente si sposterĂ a Malindi dove farĂ diverse visite fra cui al Centro Spaziale “Luigi Broglio”, gestito dall’Agenzia Spaziale italiana. Il 16 marzo mattina, Mattarella terrĂ una Prolusione all’UniversitĂ di Nairobi. L’ultimo impegno istituzionale sarĂ all’UniversitĂ di Nairobi e all‘E4Impact accelerator, il programma lanciato dall’UniversitĂ del Sacro Cuore di Milano con la Fondazione E4Impact, nato per formare giovani imprenditori attraverso collaborazioni tra atenei locali e internazionali.
Perchè il Kenya
Il Kenya è una delle economie in piĂą rapida crescita di quell’area. Essendo un paese con una popolazione urbana giovane, istruita e che parla inglese può diventare un paese chiave per gli investimenti stranieri di alta tecnologia. Il Quirinale definisce Kenya “Un modello economico e politico” che può giocare un ruolo virtuoso grazie alla sua stabilitĂ politica e alla sua economia in crescita. Il Kenya, con la sua capitale Nairobi, viene chiamato anche la Silicon Savannah perchĂ© si presenta come un hub ideale per i servizi finanziari, di comunicazione e di trasporto in tutta la regione. Nairobi è una citta con le classiche contradizioni dell’Africa sub-sahariana, con un downtown all’occidentale e le periferie ancora costellate di baraccopoli. La mancanza di infrastrutture formali ha fatto da catalizzatore per l’esplosione tecnologica del Kenya. Il paese vanta una delle connessioni internet mobile piĂą veloci al mondo. Per questo motivo lì trovano spazio diversi imprenditori, investitori ed esperti di tecnologia.
Il presidente cella Repubblica è stato accompagnato a Nairobi dalla sua figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.