martedì, 30 Aprile 2024

Atp Finals Torino, domani al via l’edizione più incerta degli ultimi anni. Djokovic favorito d’obbligo

La 52esima edizione delle Atp Finals prenderà il via nella giornata di domenica 13 novembre al PalaAlpitour di Torino. Il favorito d'obbligo è Nole Djokovic che ha vinto 5 volte questo torneo e andrà in caccia del sesto titolo nel torneo dei maestri, sarebbe record eguagliato con Federer.

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La 52esima edizione delle Atp Finals prenderà il via nella giornata di domenica 13 novembre al PalaAlpitour di Torino. Quella che comincerà col tradizionale match di doppio è una delle edizioni più incerte delle ultime decadi, anche se la storia annuncerebbe un favorito d’obbligo, Novak Djokovic. Il serbo ha vinto 5 volte il torneo che conclude l’anno agonistico e punta quest’anno a eguagliare il record di 6 detenuto da Roger Federer. Certo è che Djokovic, comunque, a Parigi-Bercy non ha dato l’impressione di essere nel miglior stato di forma possibile, andando vicinissimo alla sconfitta con Tsitsipas e perdendo in un match pirotecnico da Rune che qui è la prima riserva. Al “master” ricordiamo ci sono anche le riserve che subentrano nel caso di impossibilità di giocare di un tennista.

Girone Verde

Rafael Nadal. Quest’anno è testa di serie numero 1, in virtù del forfait del connazionale Carlos Alcaraz, nel grande torneo storicamente più indigesto per Rafa che ha un bilancio di 2 finali perse in 17 partecipazioni (16 consecutive record). Quest’anno come sappiamo ha vinto Australian Open e Roland Garros.

Casper Ruud. Seconda partecipazione per il norvegese che, sinceramente, non sembra avere le carte in regola per giocarsela fino in fondo. Il norvegese paga la superficie che è forse, dopo l’erba, quella che preferisce meno. Quest’anno ha raggiunto 2 finali slam, le prime della carriera ed è arrivato a un match dal traguardo di numero 1 del mondo.

Felix Auger-Aliassime. L’incredibile finale di stagione del canadese gli è valsa la prima partecipazione alle Finals. Il 22enne ha vinto in fila Firenze, Anversa e il 500 di Basilea prima di arrendersi a Rune in semifinale a Bercy. Il numero 7 del mondo sarà una mina vagante pericolosissima.

Taylor Fritz. Offrirà una cena ad Alcaraz che gli ha permesso di entrare anche lui per la prima volta nei “magnifici 8”. Battuto per soli 25 punti il danese Rune, dovrà ringraziare anche la sorte perché dopo la rovinosa sconfitta contro il ritirante Gilles Simon a Bercy, si pensava che Hurcacz potesse dare la stoccata decisiva poi data da Rune ma appena dopo la sirena.

Girone Rosso

Stefanos Tsitsipas. Il greco detiene il record di vittorie: 60 nell’anno solare 2022. Negli anni 2018 e 2019 riuscì in un impresa per pochi vincendo a un anno di distanza NextGen e Nitto Atp Finals. In un 2022 che comunque non gli ha ancora regalato il fatidico primo slam, si è dimostrato comunque un osso duro per tutti sempre. Tsitsipas è un giocatore dei più tignosi da affrontare e difficilmente molla un 15, contro Medvedev e Djokovic saranno come finali.

Daniil Medvedev. Il russo non sembra essere quello che a gennaio era quasi indistruttibile e che, molto probabilmente, ha accusato quella sconfitta dopo essere stato 2 set sopra. Medvedev ha perso sicurezza visibilmente, aldilà delle sconfitte qua e là degli ultimi mesi. Attenzione però a dare per morto il campione in carica di questo torneo perché come ha dimostrato a Vienna nella settimana giusta è praticamente ingiocabile. Tutti abbiamo ancora negli occhi la splendida finale contro Tsitsipas del 2021.

Novak Djokovic. Il serbo 21 volte campione slam ha saltato due Slam e quattro Masters 1000 per la sua decisione di non vaccinarsi ma ha comunque vinto Wimbledon per la quarta edizione di fila, è diventato il primo giocatore con almeno 80 partite vinte in tutti gli Slam e almeno 30 in tutti i Masters 1000 e ha finito ugualmente negli 8 della race (considerando anche Alcaraz). Stagione mostruosa, l’ennesima, per Djokovic che va considerato, da status, il favorito.

Andrey Rublev. L’altro russo presente a Torino sicuramente può dire la sua, certamente non ha un girone facile per usare un eufemismo, ma un Rublev in giornata può dare fastidio a tutti. Terza partecipazione per Andrey che si conferma un giocatore continuo durante tutto l’arco della stagione.

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