martedì, 30 Aprile 2024

Giornata di sciopero nazionale, bloccata la pubblica mobilità dalle 9 alle 13

Autisti di autobus, treni e mezzi pubblici, dipendenti statali, sono stati chiamati a protestare contro la prossima applicazione della Manovra 2024, in vigore dal primo gennaio.

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Questo venerdì 17 non è un giorno fortunato per Salvini: a discapito delle minacce del Ministro dei Trasporti, CGIL e UIL indicono lo sciopero nazionale dei lavoratori. I lavoratori ‘di tutto il mondo’ si sono uniti. Autisti di autobus, treni e mezzi pubblici, dipendenti statali, sono stati chiamati a protestare contro la prossima applicazione della Manovra 2024, in vigore dal primo gennaio.

Chi sciopera?

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In seguito alla precettazione di Salvini, la sospensione dei servizi per la sola durata di quattro ore (dalle nove alle tredici) che doveva riguardare solo i Vigili del Fuoco, è stata estesa ai dipendenti prestanti servizio nella mobilità pubblica: treni passeggeri e merci, trasporto pubblico locale e il trasporto marittimo. Il personale di strade e autostrade invece si fermeranno le ultime 4 ore per ogni turno di lavoro ricompreso tra le 00.01 e le 00.00.

I dipendenti  prestanti servizio nelle scuole, in servizi pubblici come Poste Italiane, nella nettezza urbana, come tassisti, o igienisti ambientali sciopereranno seguendo turni di otto ore.

“Voi bruciate pensioni e salari, noi le tessere elettorali”

A scioperare anche i dipendenti pubblici di Usb, il sindacato di base. I lavoratori danno appuntamento alle ore 10 davanti a Palazzo Vidoni, dove intendono dare fuoco alle tessere elettorali in segno di protesta. Nessuna ‘mancetta natalizia’ riuscirà a placare i loro animi e a comprarli, nessuno baratterà i propri diritti con un ‘contentino momentaneo’.

I capisaldi del sindacato sono le seguenti richieste: l’aumento salariale con il recupero dell’inflazione al 18%, la trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto e mobilità per tutti senza vincoli, che i costi dei percorsi abilitanti (30, 36, 60 cfu) e di specializzazione (TFA)  siano a carico dello Stato. Per quanto riguarda le scuole, il sindacato si dichiara contrario al dimensionamento e alla scomparsa di più di ottocento scuole, alla riforma dei Tecnici/Professionali e assolutamente contrario al nuovo Liceo del Made in Italy. L’Usb fa un appello, rivolgendosi al Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo : nelle scuole ogni anno ci sono 250.000 precari, formazione a pagamento e i salari più bassi di Italia’ Come intende agire a riguardo?

‘Ora basta’ : è tempo di scendere in piazza

Lo sciopero non sarà uniforme. In molte città italiane, i turni alterni che scandiranno questo sciopero si concluderanno mezz’ora o un’ora prima. Solo a Roma e a Palermo lo sciopero seguirà la durata prevista di quattro ore. A Torino terminerà alle 12, a Firenze, Bari e Cagliari terminerà alle 12.30. Escluse dallo sciopero alcune aziende aderenti agli scioperi ufficiali proclamati da Trenord Lombardia e Trenitalia e tutte le attività in appalto delle ferrovie e nel trasporto pubblico locale, le aziende Atm della provincia di Milano, Tper di Bologna e Anm di Napoli.

‘Ora basta!’ è lo slogan ufficiale della giornata di oggi. Questo slogan sarà urlato a gran voce in ben cinquantotto città italiane. Firenze, Perugia, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fermo, Macerata, Lanciano, Campobasso ed, infine, Roma, la tappa finale dove, il leader CGIL Maurizio Landini, prenderà la parola.

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