sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, si contano i morti dopo l’attacco a Dnipro: 35 tra cui due bambini. Bielorussia, avviate esercitazioni aeree congiunte con Mosca

Mentre a Dnipro i soccorritori continuano le ricerche tra le macerie di un condominio di nove piani distrutto da un attacco russo domenica, il bilancio delle vittime dell'attacco sale a 35. Russia e Bielorussia hanno annuniato che oggi inizieranno esercitazioni aeree congiunte.

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Il numero di persone uccise nell’attacco missilistico russo su un blocco residenziale a Dnipro è salito a 35, tra cui due bambini. Lo ha confermato il governatore dell’oblast omonimo, Valentyn Reznichenko. L’operazione di ricerca e soccorso a Dnipro va avanti da quasi 40 ore. Di notte, i soccorritori hanno tirato fuori molti altri morti da sotto le macerie di un grattacielo distrutto da un missile russo. Il bilancio, al momento, è di 39 persone salvate, 75 ferite. Tra i feriti ci sono 14 bambini. Intanto, continua la ricerca delle persone sotto le macerie.

Dnipro: “Possibilità di salvare le persone sono minime”

Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, ai microfoni di Reuters ha dichiarato: “Le possibilità di salvare le persone ora sono minime. Penso che il numero dei morti sarà nell’ordine delle dozzine“. Mentre, rivendicando la responsabilità degli attacchi missilistici in Ucraina, il ministero della Difesa russo ha dichiarato domenica di aver raggiunto il suo obiettivo.

Una dichiarazione del ministero pubblicata su Telegram afferma: “Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti. L’obiettivo dell’attacco è stato raggiunto“. Tuttavia, non ha menzionato l’attacco all’edificio residenziale di Dnipro. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato il “silenzio codardo” del popolo russo sull’attacco, osservando che l’Ucraina ha ricevuto messaggi di solidarietà da tutto il mondo per “questo terrore”.

Bielorussia, avviate nuove esercitazioni dell’aeronautica con la Russia

Mosca e Minsk hanno iniziato questa mattina, lunedì 16 gennaio, delle esercitazioni aeree congiunte. Kiev è intimorita e in occidente serpeggia la paura che la Russia possa usare il suo alleato per lanciare una nuova offensiva in Ucraina. Secondo una dichiarazione pubblicata sull’account Telegram del ministero della Difesa bielorusso, unità delle forze aerospaziali russe sono arrivate negli aeroporti della Bielorussia nella tarda notte di domenica. Poco dopo le 8 del mattino, ora locale, il ministero ha dichiarato che erano iniziate le previste attività di addestramento al combattimento.

Una suddivisione della 120a brigata meccanizzata delle guardie separate, come parte del coordinamento delle parti bielorussa e russa del raggruppamento regionale di forze, ha iniziato a svolgere una serie di compiti di addestramento al combattimento. Dopo la marcia verso il 227° campo di addestramento per armi combinate, il personale militare inizierà a condurre lezioni di controllo nelle materie di addestramento al combattimento.

La Nato accenna ad armi più pesanti per l’Ucraina

Il segretario generale della Nato ha detto che l’Ucraina potrebbe aspettarsi presto più consegne di armi pesanti dai paesi occidentali. I recenti impegni per attrezzature da guerra pesanti sono importanti e mi aspetto di più nel prossimo futuro”, ha dichiarato domenica Jens Stoltenberg al quotidiano tedesco Handelsblatt. Gli alleati occidentali prenderanno in considerazione l’invio di carri armati a Kiev prima di un incontro a Ramstein in Germania venerdì, dove i governi dovrebbero annunciare le loro ultime promesse di sostegno militare. Zelensky ha chiesto più armi occidentali, affermando che il “terrore” russo può essere fermato solo sul campo di battaglia. All’inizio di questo mese, Francia, Germania e Stati Uniti hanno rispettivamente promesso carri armati leggeri francesi AMX-10 RC, 40 veicoli di fanteria Marder tedeschi e 50 veicoli da combattimento Bradley.

Tuttavia, cresce la pressione sugli alleati affinché vadano oltre e accettino la consegna di carri armati. Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, si è impegnato sabato a fornire 14 carri armati Challenger 2 all’Ucraina, rendendolo il primo paese occidentale a fornire i carri pesanti richiesti da Kiev. L’ambasciata russa in Gran Bretagna ha avvertito che “portare i carri armati nella zona del conflitto, servirà solo a intensificare le operazioni di combattimento, generando più vittime, anche tra la popolazione civile“.

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