sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, famiglia uccisa a colpi di pistola alla testa nel Donetsk. Lavrov: “Kiev accetti proposte o ci penserà l’esercito”

Nella regione di Donetsk, a Makiivka, città occupata, alcuni uomini hanno sterminato un'intera famiglia di 8 persone, uccidendo a colpi di pistola alla testa anche tre bimbi di 1, 7 a 9 anni. I russi hanno concentrato i combattimenti nell'area di Bakhmut e Svatove. In Ucraina ci sono oltre 9 milioni di persone senza elettricità a causa degli attacchi alle infrastrutture.

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Giorno 306. Il conflitto sul suolo ucraino prosegue sempre più feroce. Nella regione di Donetsk, a Makiivka, città sotto il controllo russo, alcuni uomini, al momento non identificati, avrebbero sterminato un’intera famiglia di 8 persone, uccidendo con colpi di pistola alla testa anche tre bimbi di 1, 7 a 9 anni. Stando all’agenzia di stampa Unian, che ha riportato la tragica notizia, si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione avvenuta il 26 dicembre, a seguito del quale poi i colpevoli armati di mitragliatrici sarebbero scappati a bordo di un’auto.

Nelle ultime 48 ore scontri a Bakhmut e Svatove

Mentre nel resto del mondo occidentale nelle ultime 48 ore si è festeggiato il Natale, i russi pare abbiano concentrato i combattimenti nell’area di Bakhmut, nell’oblast di Donetsk e vicino a Svatove, nella regione di Lugansk. Lo ha reso noto l’intelligence britannica nel suo ultimo rapporto sulla guerra in corso. “La Russia continua ad avviare frequenti assalti su piccola scala in queste zone, anche se il territorio passato di mano è poco. A nord elementi della prima armata di blindati dell’esercito russo sono probabilmente tra le forze di Mosca recentemente schierate in Bielorussia. Questa formazione sta verosimilmente seguendo l’addestramento prima del suo dispiegamento ma è improbabile che disponga delle unità di supporto necessarie a renderla pronta al combattimento”. Si legge nella nota stilata dal ministero della Difesa di Londra.

Kiev, per bocca di Sergiy Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, ha fatto sapere che stanno subendo pesantissime perdite proprio a Bakhmut: “Qui rimane la direzione principale dell’attacco russo che ha concentrato lì tutto il suo fuoco di artiglieria, Mlrs e carri armati, cercando di sfondare le nostre difese. I nostri militari stanno respingendo gli attacchi”, ha detto. Cherevaty ha spiegato che i soldati di Putin sembrerebbe abbiano cambiato le loro tattiche, non operando più come parte di battaglioni, ma dividendosi in piccoli gruppi di massimo 20 persone e sparpagliandosi sul campo di battaglia. Solo ieri il governatore regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko ha annunciato che oltre il 60% delle infrastrutture del comune nel Donetsk è parzialmente o completamente distrutto.

In Ucraina più di 9 milioni di persone senza elettricità

In terra ucraina ci sono oltre 9 milioni di persone senza elettricità, saltata a causa degli ultimi attacchi moscoviti contro le infrastrutture strategiche del Paese. Centinaia di migliaia di famiglie isolate, che non hanno più l’accesso al riscaldamento e all’acqua potabile. La notizia è stata data dal presidente ucraino, Volodimir Zelensky, che ha rassicurato come il numero e la durata dei blackout stia gradualmente diminuendo. “Sono grato a tutte le persone che sono riuscite a ripristinare il servizio”, ha affermato.

Lavrov: “Kiev accetti proposte o ci pensa esercito”

Mentre il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Aleksandr Lukashenko, alleati di ferro, si sono incontrati questa mattina per la colazione al Museo Russo di San Pietroburgo, per proseguire i loro dialoghi dopo il vertice informale della Comunità degli stati indipendenti tenutosi ieri sera, il ministro degli Esteri russo Segery Lavrov ha rilasciato nuove algide dichiarazioni all’agenzia di stampa Tass.
“Il corso politico dell’Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso, e presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari”. Lavrov ha fatto sapere come Mosca sia del parere che non ci potranno mai essere vincitori in un conflitto nucleare, motivo per cui questa “non deve mai essere scatenata”.

“Il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev, l’eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori – ha spiegato il ministro russo -. Non resta molto da fare: accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l’esercito russo ad occuparsi della questione“. Lavrov ha poi spiegato che è “oggettivamente impossibile mantenere un normale dialogo con l’amministrazione Biden, che pone tra i suoi obiettivi la sconfitta strategica del nostro Paese”, aggiungendo che “la linea conflittuale anti-russa di Washington assume un carattere sempre più marcato e generale”. Secondo il capo della diplomazia russa “le relazioni russo-statunitensi versano in uno stato davvero deplorevole, quasi in situazione di stallo a causa di Washington” e di un Pentagono che, tramite alcuni funzionari anonimi, avrebbe addirittura minacciato di assassinare il leader del Cremlino.

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