giovedì, 25 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Mosca: “Alle nostre ambasciate pacchi con occhi di animali”. Bombe su Zaporizhzhia: distrutto edificio amministrativo

Questa mattina a Roma degli sconosciuti hanno imbrattato con delle feci la residenza dell'ambasciatore Ucraino in Vaticano. Il ministro degli Esteri francese ha parlato di un possibile tribunale per i crimini di guerra della Russia, in risposta il Cremlino si è detto indignato per questa possibilità.

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Questa mattina il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba aveva annunciato come diverse ambasciate ucraine sparse in tutto il mondo, avessero ricevuto dei pacchi insanguinati ma senza scendere nei dettagli; successivamente il vice ministro Oleg Nikolenko ha dichiarato su Facebook, che i pacchi contenevano occhi di animali e che questi messaggi sono in fase di studio.Dopo l’attacco terroristico in Spagna, le ambasciate in Ungheria, Olanda, Polonia, Croazia, Italia, i consolati generali di Napoli e Cracovia e il consolato di Brno hanno ricevuto pacchi insanguinati contenenti occhi di animali. L’ambasciata in Kazakistan ha ricevuto una segnalazione di un attacco con una mina, poi non confermata e l’ambasciata negli Stati Uniti ha ricevuto una fotocopia di un articolo critico sull’Ucraina, ma, come la maggior parte delle altre buste, questa è arrivata contemporaneamente ad altre dal territorio di un paese europeo” si legge nel messaggio del vice ministro, che ha successivamente richiesto una protezione per le istituzioni ucraine come previsto dagli accordi di Vienna.

Vandalizzata residenza ambasciatore ucraino in Vaticano

Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri Kuleba, oggi a Roma la residenza dell’ambasciatore ucraino in Vaticano è stata vandalizzata da un gruppo di persone ancora non identificate, dichiarando che è in corso una campagna di terrore e intimidazione verso le ambasciate di Kiev: “Ignoti sono riusciti ad entrare nel palazzo a Roma dove risiede l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, e hanno coperto di escrementi la porta di ingresso, le scale e le pareti. E’ quanto si apprende da fonti qualificate. E’ in corso una campagna ben pianificata di terrore e intimidazione delle ambasciate e dei consolati dell’Ucraina”

Russi bombardano villaggio a Zaporizhzhia

Questa mattina le Forze Armate russe hanno nuovamente colpito la regione di Zaporizhzhia, bombardando un villaggio dopo gli attacchi della notte, che hanno distrutto diversi edifici industriali, e quello che ha distrutto il centro di distribuzione del gas nei giorni scorsi. A riferirlo è stato il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, con un post su Telegram: “Un villaggio in una delle comunità del distretto di Zaporizhzhia è stato nuovamente bombardato. A seguito del colpo, l’edificio amministrativo, dove si trovavano tutti i servizi necessari ai residenti locali, è stato quasi completamente distrutto. Fortunatamente, le persone sono sopravvissute”. Secondo quanto dichiarato da Starukh, non ci sarebbero vittime ma le squadre di emergenza starebbero lavorando per sgomberare le macerie e soccorrere i feriti.

Europa pensa a tribunale per crimini di guerra russi, Mosca si dice “indignata”

Nei giorni scorsi il ministro dell’Europa e degli Affari esteri francese Catherine Colonna, aveva dichiarato che l’Unione Europea starebbe valutando l’idea di istituire un tribunale specifico per processare e condannare i crimini di guerra della Russia. Quest’oggi è arrivata la risposta di Mosca, che si dichiara “Indignata sulla proposta di creare una sorta di tribunale speciale per i crimini della Russia”. Il Cremlino inoltre accusa il ministro Colonna di “Rifiutarsi di vedere i numerosi crimini di guerra delle forze armate ucraine documentati e di tacerli deliberatamente”.

Per Mosca non è necessario parlare pubblicamente dello scambio di prigionieri

Da giorni si parla della trattativa tra Stati Uniti e Russia in merito a uno scambio di prigionieri, ma secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non è necessario parlarne pubblicamente. Durante una conferenza stampa, un giornalista ha chiesto al portavoce se ci fosse la possibilità che le trattative possano fare dei passi avanti entro la fine dell’anno, ma Peskov ha risposto: “Non commentiamo e invitiamo tutti a non soffermarsi su questo. Tali questioni possono essere discusse solo in silenzio. I colloqui sono in corso in maniera privata, attraverso i canali di comunicazione dell’intelligence russa e americana”.

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