sabato, 27 Aprile 2024

Iran, rivolta nel carcere di Evin: otto morti nell’incendio. Accuse USA

Sono otto i morti nell'incendio scoppiato nella sezione n.7 del carcere di Evin, a Tehren. Accuse da parte USA: "Governo opprimente"

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Sono otto i morti a causa di un incendio scoppiato nel carcere di Evin, a Teheran, durante una rivolta. Nella prigione sono detenuti attivisti e oppositori politici. All’interno, si trova trattenuta anche Alessia Piperno, la ragazza italiana fermata durante le proteste di piazza lo scorso 28 settembre; la Farnesina ha fatto sapere che Alessia sta bene. La rivolta da parte dei carcerati è scoppiata venerdì scorso, e avrebbe causato, secondo le AutoritĂ  giudiziarie, un grosso incendio nel quale sarebbero morti otto detenuti. Una fonte dell’Afp ha diffuso la notizia secondo cui tutti i deceduti erano rapinatori condannati.

L’incendio e le testimonianze

Alcuni attivisti e persone del mondo dello spettacolo si trovavano rinchiusi nel settore in cui è scoppiato l’incendio; presenti anche il regista Jafar Panahi e il riformista Mostafa Tajzadeh. Non tutti sono riusciti però a mettersi in contatto con le famiglie dopo l’accaduto. Le AutoritĂ  iraniane hanno riferito dettagli del rogo: l’estensione progressiva del fuoco è stata seguita da una forte esplosione. In un video apparso sui social, nel canale 1500tasvir, è possibile percepire le urla di persone che invocano “morte al dittatore“. La sezione del carcere interessata dalla rivolta e dal conseguente incendio è la n.7, dove sono avvenuti duri scontri tra guardie e detenuti. Alcuni testimoni affermano che sono stati uditi diversi spari. Secondo le AutoritĂ , i rivoltosi durante le operazioni avrebbero dato fuoco a un deposito di vestiti; questi, sono stati separati dagli altri detenuti che hanno potuto riprendere posto nelle loro celle.

Botte e risposta tra USA e Teheran

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha pubblicato su Twitter: “L’Iran è pienamente responsabile della sicurezza dei nostri cittadini detenuti ingiustamente, che dovrebbero essere rilasciati immediatamente“. A Price, si aggiunge il presidente Biden che ha rimarcato i metodi opprimenti del governo iraniano. Immediata la risposta da parte di Teheran: “L’Iran non sarĂ  indebolito dalle interferenze e dalle dichiarazioni di un politico esausto” ha dichiarato Nasser Kanani attraverso un post pubblicato su Instagram. Poi, l’avvertimento: “La vostra abitudine è di abusare di situazioni di disordine, ma ricordate: qui c’è l’Iran” ha scritto Kanani.

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